Esplosioni che fanno deragliare treni, linee elettriche interrotte e misteriosi incendi: crescono gli atti di sabotaggio contro la Russia, nella settimana in cui si tengono i preparativi per quella che viene definita la celebrazione più importante di Mosca: il Giorno della Vittoria della Seconda Guerra Mondiale il 9 maggio.
Il governo russo denunciando questi attentati ha anche comunicato a tutti i suoi cittadini che il paese è sicuro e che la guerra è lontana e non costituisce un pericolo per il territorio russo. Allo stesso tempo è in corso il reclutamento di uomini per rafforzare gli organi di difesa diretti dalle autorità governative.
La settimana dei sabotaggi è cominciata il lunedì e il martedì quando due ordigni esplosivi, a ventiquattro ore di distanza l’uno dall’altro, hanno fatto deragliare due treni merci in una regione al confine con l’Ucraina. Si tratta della prima volta in cui i funzionari russi hanno confermato un attacco di questa portata. In contemporanea, sempre lunedì, un altro ordigno esplosivo ha danneggiato le linee elettriche, attacco che il servizio di sicurezza dell’FSB ha definito “sabotaggio”.
A questi attentati si è aggiunto l’attacco fatto via droni, completamente sventato ma aspramente denunciato dal governo di Putin. Alle critiche i russi hanno fatto seguire un inasprimento anche degli attacchi via droni e altri mezzi balistici nelle principali zone in cui si sta consumando il conflitto in Ucraina, avviando quella che è stata definita una “pioggia di fuoco” contro l’Ucraina.
Ma non è tutto negli ultimi cinque giorni hanno preso fuoco anche due depositi di carburante, dentro e intorno alla penisola di Crimea annessa dalla Russia nel 2014. Ciò ha spinto il Cremlino a riconoscere la minaccia nazionale e mettere in moto tutti i servizi di intelligence del paese. Tutte le tradizionali parate del 9 maggio nelle principali città vicino al confine con l’Ucraina sono state annullate. La parata principale sulla Piazza Rossa di Mosca andrà avanti e sarà trasmessa in televisione in tutta la Russia.
Queste azioni di piccolo cabotaggio, comunica il governo, non impressionano più di tanto. Questa settimana, il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha detto ai giornalisti: “L’operazione militare speciale è in corso, ha lo scopo di eliminare alla radice la minaccia per il nostro Paese”. Una risposta militare che si combina con le manovre russe per messe in atto anche dal punto di vista economico, commerciale e politico il conflitto in corso, che il governo di Putin afferma di voler portare fino in fondo.
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