Nella primavera del 2020 c’è stato un forte incremento della mortalità, specialmente legato a fasce di popolazione di anziani e fragili. Tale incremento è stato attribuito al nuovo virus Sars-Cov2, che ha poi giustificato tutta una serie di restrizioni alle libertà fondamentali e imposizioni autoritarie da parte di gran parte dei governi mondiali, che si sono protratte fino al 2022. Benché i media mainstream sembrino dare per assodato che si sia trattato di un nuovo virus, probabilmente di origine naturale, provenuto dalla Cina, moltissime sono le incongruenze in tutta questa narrativa e il dibattito su cosa sia successo realmente è tutt’altro che concluso. In questi tre anni i media si sono occupati esclusivamente di silenziare e censurare tutte le voci di dissenso. Voci che abbiamo però potuto ascoltare mediante canali alternativi che hanno permesso a molti scienziati e medici non allineati di esprimere le loro opinioni. Ma anche tra tutte queste voci non allineate non emerge una spiegazione univoca e priva di incongruenze, e molte sono le cose che restano senza spiegazione. Alcuni parlano di virus creato in laboratorio e diffuso tra la popolazione, eppure non si spiegherebbe come mai tale virus sia stato fatto così debole da dover gonfiare il numero dei morti con tanti sotterfugi. Non si spiega il motivo per cui le restrizioni applicate dai governi siano sembrate talvolta totalmente sconnesse dalla reale situazione epidemiologica, ma piuttosto una scelta esclusivamente politica e ideologica, basta pensare alla Svezia che non ha imposto un vero lockdown oppure obblighi di mascherine e non ha vissuto alcuna strage rispetto ai paesi che hanno attuato tali misure, oppure occorre ricordare la Cina con la sua strategia zero-covid, per cui con pochissimi casi di positività e un solo morto, cioè con dati incredibilmente inferiori all’Italia, era disposta a rinchiudere milioni di persone in campi di quarantena. Altri parlano invece di emergenza totalmente creata a livello mediatico, ma se così fosse sarebbe davvero incredibile pensare che intere nazioni, che si mostrano tra loro nemiche, possano poi essersi accordate su una stessa narrativa, sappiamo tuttavia che le morti attribuite al Covid sono state esageratamente gonfiate utilizzando la truffa dei tamponi non attendibili, e contando come morti Covid anche quelle legate alle cause più disparate, ma i cui soggetti erano risultati positivi al tampone. Dunque, in queste circostanze non si può escludere nulla e non ci resta che approfondire le varie informazioni di cui veniamo a conoscenza.
L’incremento di mortalità avvenuto nella primavera nel 2020 è stato molto più elevato delle successive ondate di Covid, l’idea che le successive ondate siano state gonfiate mediaticamente per protrarre l’emergenza è forte. Ma cosa è successo realmente allora in quella primavera? A cosa potrebbero essere attribuite tali morti se non al virus?
Secondo alcuni una delle cause potrebbe essere stata l’uso spregiudicato e massiccio del Midazolam, farmaco usato come sedativo, impiegato solitamente prima di un’operazione chirurgica, ma che può avere degli effetti collaterali molto gravi e può essere usato anche per uccidere, infatti alcuni anni fa era stato proposto in America per le esecuzioni capitali. Usato in quantità eccessive e in combinazione con altri farmaci può causare gravi difficoltà respiratorie, gonfiore di viso, bocca e gola con conseguenti difficoltà respiratorie e deglutizione, arresto cardiaco e reazioni allergiche gravi (shock anafilattico).
A marzo 2020, l’uso del Midazolam, insieme ad altri farmaci, ha conosciuto un incremento in Italia fino al 782%, ciò nonostante la sospensione degli interventi chirurgici durante il lockdown.
Lo stesso avvenne anche in Gran Bretagna dove erano terminate totalmente le scorte di tale farmaco al punto da doverle importare dalla Francia. Gli anziani vennero spostati nelle case di riposo e fu loro somministrato il Midazolam, molti morirono.
Negli Stati Uniti fu invece somministrato in massa il Remsesivir, che poi divenne obbligatorio per il trattamento del Covid. Tale farmaco blocca la funzionalità renale, e in molti pazienti le cavità addominali e i polmoni si riempirono di acqua, tutte morti che furono attribuite al Covid.
Forse qualcosa del genere potrebbe venire alla luce in Italia nell’ambito della Commissione parlamentare d’inchiesta sulla pandemia?
Una cosa è certa, se queste ipotesi fossero reali accrediterebbero l’inquietante teoria secondo cui i protocolli sanitari suggeriti dalle autorità fossero finalizzati ad aumentare il più possibile il numero dei morti, che poi sarebbero state attribuite al Covid e avrebbero giustificato ulteriori restrizioni.
Il dibattito resta aperto.
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