Il New York Times, prestigioso quotidiano americano, ha deciso di fare causa alla Commissione Europea presso la Corte di Giustizia dell’Ue con l’accusa di aver tenuto segreti deliberatamente gli sms che Ursula Von der Leyen si scambiò con l’ad di Pfizer Albert Bourla.
La notizia è stata data da “Politico” che ha riportato le dichiarazioni di alcuni importanti esponenti del quotidiano più famoso al mondo.
La vicenda, per chi non lo ricordasse, riguarda la Von der Leyen che scambiò sms con Bourla prima di firmare l’accordo di svariati miliardi con Pfizer. Questi sms poi sono scomparsi. L’unica cosa sicura fin ora è che i messaggi ci sono realmente ma nessuno, a causa dell’ostruzionismo della stessa Commissione UE, li ha mai potuti leggere nonostante le continue richieste ufficiali da parte di numerose testate come la Bild o del giornalista d’inchiesta di “netzpolitik.org” Alexander Fanta.
Il Parlamento europeo ha più volte provato a far luce sulla vicenda, dapprima chiedendo chiarimenti alla Commissione la quale, per bocca del suo Commissario alla trasparenza, ha affermato che “quelle chat sono andate perdute a causa della loro natura effimera e di breve durata”. I parlamentari europei hanno provato pure a sentire Bourla che, dopo svariati tentativi caduti a vuoto, ha inviato una sua sottoposta a rispondere alle domande dei parlamentari; un interrogatorio finito, si è appreso, con le risate della stessa rappresentante di Bourla. Insomma, Ursula se ne infischia delle regole europee che impongono la trasparenza degli atti pubblici e privati dei commissari europei quando concernono vicende che influenzano i destini della collettività.
I silenzi della Commissione hanno fatto infuriare anche Emily O’Reilly, Ombudsman dell’UE – una mediatrice tra i popoli europei e le istituzioni – la quale ha dichiarato che “siamo stati sostanzialmente ostacolati dalla Commissione. E la Commissione non ha ancora ammesso che gli sms esistono realmente, ma è chiaro che ci siano”.
Politico ha anche riportato che la denuncia è apparsa ufficialmente sul sito della Corte di Giustizia UE e a breve i rappresentanti del NYT verranno ascoltati da rappresentanti della Commissione proprio presso l’Alta corte europea.
Sentiti dalla redazione di Politico, i giornalisti del New York Times hanno confermato la denuncia, mentre la Commissione europea non risponde alle domande in merito. Ci si aspettava una dichiarazione formale alla stampa, ma fin ora tutto tace nella reggia di Sua Maestà Ursula.
Un atteggiamento arrogante e presuntuoso di una istituzione che dimostra tutta la sua dannosità ed inutilità per i cittadini europei.
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