“Resta da capire come Teixeira, certo non nei ranghi militari più alti, sia riuscito a entrare in possesso di materiale tanto riservato” si domandano retoricamente i media mainstream. Resta da capire – ci domandiamo noi – perché documenti Top Secret dovessero essere in possesso di una stazione periferica della National Guard, un’organizzazione di riservisti e volontari talmente negletta da non essere stata ancora integrata nel sistema Homeland Security. Sarebbe, più o meno, come se i contratti secretati della Pfizer con l’Unione Europea fossero custoditi in chiaro da una qualsiasi ASL.
Ma allora? Allora, quello che, limitandoci ad analizzare le incongruenze, ipotizzavamo, appare ormai certo: gli USA per giustificare il rinvio di una fantomatica “controffensiva ucraina” hanno creato falsi “documenti segreti” che hanno fatto trapelare. E considerando che qualsiasi tra le tante blasonate e potenti agenzie di intelligence o militari USA messa sotto accusa per la “fuga di notizie” si sarebbe rizzelata, magari spifferando l’imbroglio, hanno scelto come capro espiatorio la patetica National Gard e uno sfessato ventunenne nei ranghi di questa: Jack Teixeira. Che, come in una fiction Netflix, è stato arrestato in pompa magna sotto gli occhi di tutte le televisioni generaliste. Ci resta solo da sperare che, come già successo per tanti altri “patsy” (da Lee Harvey Oswald, a Jeffrey Epstein, a Jean-Luc Brunel) non lo facciano fuori.
Francesco Santoianni
Lascia un commento