Ma com’è che nessuno, neanche i feroci guardiani anti-fakenews che presidiano giorno e notte i social, si sono accorti che, per ben tre giorni, documenti segreti USA sulla pianificazione della “imminente controffensiva ucraina” stavano sui social? Il New York Times che ha divulgato la “notizia” si direbbe non domandarselo, lanciandosi, invece, in invettive contro la sfrontatezza dei russi. Che, aggiungiamo noi, non si capisce proprio perché, invece di tenere segreta la loro scoperta dei piani USA sulla controffensiva per poterla meglio neutralizzare, vanno a sbandierare la loro onnipotenza sui social. Una verosimile spiegazione dell’accaduto? Quei documenti li hanno creati e fatti trapelare i servizi segreti USA per giustificare il rinvio di una “controffensiva ucraina”. alla quale ormai non crede più nessuno.
FS
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