Dagli USA un nuovo scandalo dell’industria farmaceutica diffuso dal New York Times. L’Accademica nazionale di scienze, ingegneria e medicine, un istituto che da oltre dieci anni offre servizio consultivo alla Casa Bianca e al Congresso per fronteggiare la crisi degli oppioidi, ha accettato donazioni di circa 19 milioni di dollari dalla famiglia Sackler.
Chi sono i Sackler? Si tratta dei proprietari della Purdue Pharma, produttore del farmaco OxyContin, salito tristemente alle cronache per aver alimentato la crisi degli oppioidi che continua a devastare una generazione di statunitensi. Per tali responsabilità la Perdue Pharma ha pagato una delle più grandi multe mai comminate a un’azienda farmaceutica per aver nascosto la dipendenza che il farmaco causava a chi ne facesse uso.
È per questo che la rivelazione dei finanziamenti dei Sackler ha messo in imbarazzo i massimi vertici politici degli States e la stessa Accademia nazionale delle scienze. Nell’opinione pubblica statunitense sono diverse le voci che ritengono inaccettabile che istituti governativi e consultivi possano foraggiare i responsabili di una crisi che ha portato a centinaia di migliaia di morti per overdose, generato cause legali e costretto anche altre istituzioni a prendere pubblicamente le distanze dal denaro della famiglia incriminata o a riconoscere pubblicamente potenziali conflitti di interesse generati dai legami con Purdue.
Ma questo è il capitalismo, bellezza… infatti in virtù dei rapporti pubblicati dall’Accademia nazionale negli Stati Uniti sono state foraggiate campagne di vendita aggressive di farmaci a base oppiacea, anche in combutta con importanti media, che hanno spinto i medici a prescriverli a un ritmo accelerato e portato grandi enti statali ad approvare svariati oppioidi, di cui almeno uno considerato molto potente, per la messa in commercio. Operazioni non molto diverse da quelle che abbiamo visto in occasione della pandemia da Covid-19, insomma.
Negli USA, come nel resto dei paesi in cui vige un sistema economico e sociale fondato sul profitto di pochi e lo sfruttamento della maggioranza della popolazione, il diritto alla salute è una merce da vendere o svendere al miglior offerente. Questo è quello che il mondo intero ha imparato sulla propria pelle durante due anni di pandemia da Covid, al di là delle sceneggiate che questo o quel governo cercano di mettere in piedi per mostrarsi interessati alla nostra salute. Il sistema capitalista non pone alternativa se non quella del suo abbattimento e superamento.
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