L’assalto brancaleonesco a Capitol Hill il 6 gennaio del 2021 segnò la fine di qualunque recriminazione sui clamorosi brogli elettorali perpetuati dallo stato profondo americano per garantire la vittoria al senile e laido Joe Biden, brogli che trasformarono il già contraddittorio e traballante sistema della democrazia statunitense in una effettiva farsa. Ma una truffa così evidente e clamorosa non bastava agli sceneggiatori della politica occidentale, ovvero la mafia transnazionale dei plutocrati sionisti, e l’assalto al Campidoglio non aveva soltanto lo scopo di mettere nei guai Trump – situazione protratta anche ben oltre la fine del suo mandato – magari impedendogli di presentarsi alle elezioni del 2024, e gettare discredito sui suoi sostenitori e le loro rivendicazioni democratiche. Il lato più grave di Capitol Hill può essere compreso soltanto se si conosce il modo in cui gli americani concepiscono lo stato, come gli viene insegnato sin dalla più tenera età, e si vede in uno dei video rilasciati all’epoca dal canale InfoWars di Alex Jones, dove si vedono agenti accompagnare nella sala del senato il vichingo e il capellone, poi divenuti icone della crapulona protesta (e poi individuati entrambi senza ombra di dubbio come membri di Antifa, ovvero sgherri di Soros): l’agente, in evidentissimo imbarazzo, li conduce nella sala e li ammonisce di stare attenti, perché si trovano “in the sacredest place on earth” ovvero nel luogo più sacro della terra. Sfregiare la democrazia, era questa la pesantissima valenza simbolica che i criminali globalisti hanno inscritto nell’assalto al Campidoglio: tutto quanto di più sacro è nell’ideologia dello stato va calpestato e messo in ridicolo sotto gli occhi del mondo. La democrazia è una farsa, e così come ve l’abbiamo concessa due secoli fa, allo stesso modo ve la togliamo sputandoci sopra.
Tra tutti i controversi dettagli che col tempo saltano fuori su questo affare, l’ultimo in ordine di tempo è forse la prova più chiara di come la polizia sia stata imbeccata dai servizi segreti per far entrare i manifestanti nella struttura del Campidoglio e dar luogo all’assalto. La settimana scorsa è stato rilasciato dal Dipartimento di giustizia americano un filmato, poi diffuso dal giornalista Joe Dan Gorman e ripreso da Gateway Pundit, realizzato dalle videocamere di sorveglianza collocate all’ingresso del terrazzo superiore ovest (Upper West Terrace) del Campidoglio. [Clicca qui per una migliore risoluzione]
Come si può vedere chiaramente, gli agenti consentono l’ingresso nella struttura a più di 250 manifestanti, taluni gli mantengono addirittura la porta, altri si girano dall’altra parte; gli agenti che provano a intervenire vengono subito raggiunti da colleghi che gli parlano all’orecchio per poi fermarsi e restare a guardare. C’è un’aria di grande tranquillità, nessun agente si barrica, nessuno chiama rinforzi, nessuno si rivolge ai manifestanti, se non in qualche occasione in cui si vedono i poliziotti addirittura assistere i manifestanti dandogli informazioni e in alcuni casi incoraggiarli a entrare. Ci si augura che questo filmato possa servire anche come prova a discarico delle accuse in base alle quali molte di queste persone sono tuttora sotto processo. Secondo numerose testimonianze, qualcuno – presumibilmente dei servizi segreti – ha avvicinato i manifestanti, che erano in presidio fuori alla Casa bianca per sostenere Trump che aveva appena tenuto un discorso dall’ufficio ovale, per dirgli che si sarebbero tenuti discorsi all’esterno del Campidoglio, dove hanno trovato le recinzioni aperte, nonostante ci fosse divieto di oltrepassare il limite, e nessun agente a presidio. Qualche ora dopo, invece dei discorsi attesi, sono stati accolti con proiettili di gomma e spray al peperoncino. Dunque è ormai alla luce del sole che Capitol Hill è stata una montatura organizzata dai servizi segreti per conto dello stato profondo (niente di nuovo dopo lo scandalo dei Twitter Files, cui è seguito anzi un progetto di potenziamento dell’FBI), ma è ancor più chiaro che nell’epoca della post-verità nessuno ne parlerà e nessuno lo riconoscerà, e ancora per anni si continuerà a citare l’evento, e ripeterlo in copie e spin off, ogni volta che si vorranno screditare legittimi movimenti in favore della sovranità e libertà individuale contro il nulla che avanza. Un nulla che non ha intenzione di risparmiare alcun popolo o cultura o religione nella sua corsa verso l’attuazione del capitalismo della sorveglianza e il Nuovo Ordine Mondiale.
MDM
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