Il presidente ucraino ha criticato Silvio Berlusconi in merito alle sue dichiarazioni contrarie alla politica di guerra del suo governo, durante una conferenza congiunta con il primo ministro italiano Giorgia Meloni giunta a Kiev nella giornata di martedì.
Zelensky ha dichiarato:
Diversi leader hanno diritto di pensiero, il vero problema è l’approccio della società italiana che a quel leader ha dato un mandato. Io credo che la casa di Berlusconi non sia mai stata bombardata dai missili, mai siano arrivati con i carri armati nel giardino di casa sua, nessuno ha ammazzato i suoi parenti, non ha mai dovuto fare la valigia alle 3 di notte per scappare o la moglie dovuto cercare da mangiare e tutto questo grazie all’amore fraterno della Russia.
Un incidente diplomatico che ha messo in imbarazzo Giorgia Meloni durante la sua missione a Kiev, oscurando la sua collaborazione con il regimo ucraino. La premier si è limitata a replicare: “non sono d’accordo, in Parlamento abbiamo sempre votato compattamente. Una cosa sono le frasi dette, un’altra le posizioni. Il centrodestra vuole rispettare il programma, ci tiene, e continuerà a farlo in futuro”.
Non si è fatta attendere la replica del capo di Forza Italia:
Basta con queste provocazioni. Che ne sa questo signore di me? Non sa nulla. Io i bombardamenti li ho vissuti da bambino, ho conosciuto l’orrore della guerra. Sono stato sfollato con la mia famiglia. Per questo sono preoccupato e chiedo si metta fine al conflitto e si lavori per la pace. Anche perché il rischio di escalation nucleare è alto.
Le tensioni tra il governo di Kiev e Berlusconi potrebbero forse essere legate ai fermi dei giornalisti italiani in Ucraina? Giornalisti che hanno tra l’altro lavorato a sostegno della propaganda antirussa. Potrebbe forse trattarsi di un avvertimento nei confronti dell’Italia?
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