La procura di Manhattan ha deciso per l’incriminazione di Trump che diventa così il primo ex presidente ad essere incriminato nella storia americana.
La decisione si riferisce alla vicenda del pagamento in nero della pornostar Daniels da parte del tycoon, il quale ha affermato che si tratta di “una persecuzione politica e una interferenza elettorale, una caccia alle streghe che si ritorcerà contro Biden”. Non è mancato il sostegno di molti personaggi politici quali lo speaker della Camera McCarthy che ha affermato che il procuratore “ha danneggiato irreparabilmente il nostro paese nel tentativo di interferire nelle elezioni presidenziali”. Il governatore della Florida ha invece affermato che “la Florida non risponderà alla richiesta di estradizione” ed ha anch’egli sottolineato la strumentalizzazione politica del sistema giudiziario in atto che “capovolge lo stato di diritto ed è anti-americana”. Secondo l’ex vicepresidente Pence l’incriminazione “per milioni di americani non è altro che una mossa politica”.
Che questa sia una mossa politica del tycoon per ottenere maggiore popolarità in vista delle elezioni del 2024 o che si tratti di mera strumentalizzazione politica è chiaro che la questione è destinata ad aumentare le tensioni fra conservatori e progressisti, tensioni si erano già inasprite negli ultimi mesi per le vicende legate alle minoranze LGBTQ e BLM, assumendo quasi i contorni di una guerra civile. Non è ancora chiaro quando Trump dovrà presentarsi alla procura in quanto i dettagli devono essere definiti dal Secret Service con le autorità di New York, ma il legale dell’ex presidente ha annunciato che il suo assistito si presenterà spontaneamente sottoponendosi alle procedure previste. Stando a quanto riferisce l’agenzia ansa sembrerebbe comunque che Trump potrebbe consegnarsi alle autorità di Manhattan già martedì prossimo per formalizzare le accuse a suo carico.
Intanto a New York sono aumentate le misure di sicurezza: la polizia teme infatti il degenerare di possibili manifestazioni e proteste che Trump stesso dal suo profilo Twitter ha invitato a organizzare mentre non manca chi da giorni sui social grida alla “guerra civile” in difesa dell’ex presidente.
Francesca Luchini
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