Nuove perquisizioni a Bruxelles. Dietro al blitz della polizia belga nella sede del Ppe avvenuta intorno alle 9 di stamattina vi sarebbe, come ammesso dallo stesso partito, un’indagine per frode finanziaria legata al deputato popolare tedesco Mario Voigt. Su Voigt infatti pende un’inchiesta in Turingia, dove l’eurodeputato è capogruppo parlamentare del Cdu, per l’aggiudicazione di un appalto ad una agenzia di comunicazione di Jena nell’ambito delle elezioni europee del 2019.
In quell’occasione infatti Voigt aveva lavorato per la campagna elettorale di Manfred Weber come responsabile dell’area digitale, gestendo quindi il lavoro sui social media. E l’inchiesta riguarderebbe proprio una parte del contratto che Voigt aveva subappaltato all’agenzia digitale tedesca. I dettagli sul suo rapporto con l’agenzia sono ancora da chiarire; pare comunque che il deputato avesse ricevuto 17mila euro nell’operazione di subappalto, come le perquisizioni effettuate lo scorso autunno dalla polizia di Erfurt negli uffici e nelle abitazioni del deputato in Turingia portarono a sospettare. Ad effettuare le perquisizioni di oggi a rue du Commerce a Bruxelles, che hanno fra l’altro portato al sequestro di alcuni computer, è stata infatti anche la polizia tedesca dal momento che il tribunale distrettuale di Erfurt ha deciso di avviare un’azione coordinata con le autorità belghe.
A pochi mesi dunque dallo scoppio di Qatargate che aveva coinvolto numerose ong, deputati e sindacati, e che avevano visto il pagamento di numerose tangenti anche in cambio del silenzio sulla questione della violazione dei diritti umani in Qatar, tornano adesso le perquisizioni nel Parlamento europeo e si aprono nuove crepe a Bruxelles, proprio alla vigilia delle prossime elezioni del 2024. Se però il Qatargate aveva investito solo la compagine socialista del Parlamento europeo mentre le altre forze politiche erano rimaste escluse dalle accuse di corruzione, adesso un nuovo scandalo potrebbe coinvolgere anche la più grande coalizione parlamentare europea.
Francesca Luchini
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