Twitter ha tagliato altri 200 posti di lavoro, circa il 10% della sua manodopera.
Secondo quanto riportato dal New York Times, i licenziamenti includono manager, esperti di big data, informatici e ingegneri che lavorano sull’affidabilità della piattaforma. Attualmente la compagnia ha una forza lavoro di circa 2000 impiegati, molti meno rispetto ai 7500 di quando Elon Musk l’ha acquistata ad ottobre. Dal momento dell’acquisizione, egli ha infatti costantemente ridimensionato lo staff, per cercare di ridurre le spese. Il licenziamento di sabato è stato il maggiore da quando Elon Musk aveva dichiarato in un incontro interno a novembre che non ci sarebbero stati ulteriori riduzioni del personale. L’ultimo era avvenuto a inizio novembre quando era stata licenziata la metà degli impiegati.
Ma la riduzione si va ad aggiungere alla lunga lista di licenziamenti di massa che le compagnie Big Tech stanno attuando negli ultimi mesi. Le cause di tali licenziamenti vengono vagamente attribuite ad un crollo del settore tecnologico, tuttavia a livello globale sono massicci gli investimenti nella digitalizzazione.
Una delle motivazioni potrebbe riguardare la sostituzione degli impiegati umani con l’intelligenza artificiale, come sta facendo la Coca-cola che assumerà il chatbot ChatGPT e il generatore di immagini DALL-E per elaborare le sue campagne di marketing, rendendo inutili gli impiegati umani. Le aziende ormai stanno sostituendo l’intelligenza artificiale persino per abilità ritenute finora una prerogativa umana come la creatività. In questo modo i grandi imprenditori potranno risparmiare sul personale e incassare utili da capogiro, mentre la maggioranza della popolazione rimarrà disoccupata e farà parte della ‘classe degli inutili’.
Elon musk che vuole far credere di essere un guru contro i globalisti, e ha cercato di vendere la narrazione che i suoi licenziamenti in Twitter fossero una ripulitura per chi aveva applicato politiche di censura per i dissidenti, in realtà è totalmente allineato alle politiche del transumanesimo propagandate da molti altri come Klaus Schwab e il World Economic Forum. Ad esempio, vanno ricordati i suoi progetti transumanisti come Neuralink, che intendono collegare il cervello alla macchina.
Elon Musk ha più volte affermato che non c’è possibilità di fermare l’ascesa dell’intelligenza artificiale, che ormai è già troppo tardi e che essa prenderà il sopravvento sull’essere umano, e che l’unica soluzione è il transumanesimo. In merito aveva dichiarato: “Gli umani devono diventare cyborg se vogliono rimanere rilevanti in un futuro dominato dall’intelligenza artificiale”.
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