La Cassazione ha emesso una sentenza in cui smentisce gran parte della ricostruzione dell’assise di Palermo rispetto alla “trattativa Stato-Mafia”. Sono stati assolti tutti i carabinieri coinvolti, confermate assoluzioni eccellenti come quella di Marcello Dell’Utri e prescritti tutti i reati dei mafiosi (gentaglia del calibro di Leoluca Bagarella e Antonino Cinà) poiché derubricati a semplice tentata minaccia allo Stato (a suon di morti e bombe). Una barzelletta su cui sganasciarsi dal ridere se non fosse l’ennesima pagina nera della politica del nostro paese.
Il processo sulla trattativa Stato-Mafia viene quindi chiuso consegnando un’enorme quantità di informazioni su come funzioni la politica del nostro paese, il livello di intreccio e lotte per bande che intercorrono tra varie centrali di potere, dall’altro la conferma di come questo sistema sia rodato nel far credere che malefatte, corruzioni e schifezze varie vengano punite salvo poi imbarcarle in processi e discussioni infinite che non portano a nulla. La trattativa Stato-Mafia, quindi, non solo c’è stata ma essendo pienamente in vigore ha sancito l’esito di questo processo.
Niente di nuovo sul fronte occidentale. Pensiamo al recente caso di Matteo Messina Denaro, alla sua latitanza dorata, alla rete di connivenze con magistrati, politici, imprenditori, banchieri, funzionari pubblici e investigatori che in vent’anni non è riusciti a scovarlo. Un boss ormai vecchio e malato che è stato accompagnato (arrestato è un parolone) all’ergastolo probabilmente in cambio di questa sentenza (ricordate le dichiarazioni di Boiardo?) e di un intervento dello Stato sul 41-bis (anche utilizzando la lotta dell’anarchico Alfredo Cospito).
Regge sempre meno la propaganda da operetta sullo Stato indomito che sconfigge il male della Mafia. La storia italiana dallo sbarco degli americani in Sicilia in poi ci insegna che la Mafia, non è una semplice articolazione dello Stato, ma una sua parte integrante e centrale di potere. Lo stesso presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è figlio di una lunga tradizione di politici collusi con questa organizzazione criminale. La Mafia e le altre organizzazioni criminali non sono quindi un fenomeno criminale e basta, sono parte dei nemici del popolo che dovranno essere spazzati via insieme a tutto il resto dei poteri che tengono in scacco il nostro paese. In questo processo la Mafia si è assolta da sola, perché lo Stato si è assolto da solo. È Stato la Mafia? Sì.
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