L’amministratore delegato di Bank of America, Brian Moynihan, ha dichiarato alla CNN che la banca, la seconda più grande degli Stati Uniti, si sta preparando all’eventualità di un possibile default del debito sovrano del paese. “Dobbiamo essere preparati a questa possibilità, non solo in questa nazione, ma anche in altri paesi del mondo” ha dichiarato “si spera non accada, ma la speranza non è una strategia, per cui meglio essere preparati”.
Infatti a gennaio gli Stati Uniti hanno raggiunto il tetto del debito federale fissato dal Congresso nel 2021, e ora si deve ricorrere a misure straordinarie per evitare il default e continuare a finanziare le attività governative, ma le risorse per le misure straordinarie sono sufficienti solo fino a giugno.
In questi cinque mesi i repubblicani e i democratici nel Congresso devono trovare un accordo per alzare o sospendere il limite del debito. Nel caso in cui le trattative tra il Congresso, con la Camera a guida repubblicana, e la Casa Bianca sulla deroga al tetto del debito dovessero impedire allo Stato di rifinanziarsi in tempo per far fronte agli obblighi di spesa si rischierebbe il default.
Alla domanda se il governo dovrebbe eliminare o meno il tetto al debito, Moynihan si è espresso in maniera contraria, pur riconoscendo la grave crisi del Covid che ha costretto il paese ad un aumento della spesa pubblica e del debito.
Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden affronterà quasi certamente la questione dei negoziati politici sul debito pubblico durante il discorso sullo Stato dell’Unione in programma al Congresso.
La Segretaria al Tesoro americano, Janet Yellen, ha già allertato il Congresso che se non verrà alzato il tetto entro giugno, il paese rischierebbe il default, e creerebbe un danno irreparabile all’economia del paese e alla stabilità finanziaria globale.
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