Il Qatar siamo Noi #14
Pochi se ne sono accorti perché la tv qatariota ha censurato le immagini della sua “impresa”, ma durante il secondo tempo di Portogallo-Uruguay, poco prima che i lusitani sbloccassero il risultato, un tale con la maglietta di Superman ha invaso il terreno di gioco agitando una bandiera arcobaleno. La bandiera, per forza di cose, s’è vista per qualche secondo (si immagina lo scoramento degli emiri…), ma la censura ha impedito ai miliardi di telespettatori di leggere i messaggi rivoluzionari che l’invasore aveva vergato sulla t-shirt: “Save Ukraine” e “Respect for Iranian Woman” (“woman” al singolare, chissà perché). Questo martire della libertà si chiama Mario Ferri alias “il Falco” e la sua vocazione all’esibizionismo lo ha già spinto in passato ad altre invasioni di campo, attraverso le quali si è guadagnato qualche secondo di celebrità ed un manipolo di follower su Instagram, tribuna dalla quale si è definito “un Robinhood 2.0” (tuttattaccato) che avrebbe portato ai mondiali qatarioti “il messaggio del popolo”. Pare che costui, invasioni a parte, abbia avuto una vita discretamente spericolata: l’ultimo impiego certificato sarebbe quello di calciatore semiprofessionista in India. Il Falco fece parlare di sé anche durante la fase più truce del lockdown, quando divenne suo malgrado protagonista di un video che spopolò più delle invasioni di campo: è lui il podista che, su una spiaggia di Pescara, semina con un allungo da quattrocentista due militi panzoni che volevano placcarlo per aver violato i DPCM. Per quella storia, il Falco si cosparse il capo di cenere. Egli è infatti una persona dabbene: il suo motto è che infrangere le regole per una buona causa non è mai un reato. Non s’è mai pentito di nulla, dunque, a parte quella corsetta malandrina sulla spiaggia che mise a repentaglio la vita di miliardi di ignari cittadini. Forse per espiare e provare a redimersi, Ferri ha trascorso un mese in Ucraina: secondo il Corriere ha portato in salvo profughi a bordo di una Golf a noleggio, secondo Open è stato in guerra come volontario. Il Falco non volerà più sui rettangoli verdi: ha annunciato che quella del Qatar è stata la sua ultima corsa. Sono sempre i migliori che se ne vanno..
GR
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