Un leader sindacale ha accusato il governo inglese di voler punire gli infermieri dopo che un ministro ha insistito sul fatto che quest’anno non ci sarà un riesame della retribuzione per il servizio sanitario nazionale, NHS, poiché il settore deve affrontare il più grande sciopero della sua storia.
Infatti, dopo i precedenti scioperi degli ultimi mesi a causa della disputa sui salari, lunedì decine di migliaia di infermieri e personale del servizio di ambulanza si sono assentati dal lavoro. Si tratta del più grande sciopero del sistema sanitario nazionale nella storia del Regno Unito, in 75 anni da quando è stato fondato. È la prima volta che gli infermieri del NHS e il personale delle ambulanze in Inghilterra hanno interrotto il lavoro contemporaneamente.
I sindacati chiedono al primo ministro di tenere colloqui sulle retribuzioni chiedendo per conto dei sanitari un aumento di stipendio che rifletta la peggiore inflazione in Gran Bretagna degli ultimi quarant’anni.
Durante una manifestazione fuori all’ospedale ST Mary a Paddington, a ovest di Londra, Pat Cullen, il segretario generale del sindacato Royal College of Nursing, RCN, ha dichiarato: “oggi ci troviamo in una situazione in cui questo governo ha scelto di punire gli infermieri inglesi invece di sedersi ad un tavolo e parlare dei salari come hanno fatto in Galles e in Scozia”. Molti manifestanti agitavano cartelli con scritto “è ora di pagare in modo equo il personale infermieristico”, e molti di loro hanno dichiarato che non si arrenderanno finché il governo non ascolterà la loro voce.
L’RCN, che sta organizzando due giorni di azione, ha detto che i manifestanti sono raddoppiati rispetto ai precedenti scioperi di dicembre e gennaio.
Gli infermieri hanno denunciato i salari troppo bassi e gli alti carichi di lavoro, affermando che ciò li stesse allontanando dal servizio sanitario. Yoga Sundaram, infermiera che si è trasferita dall’India due anni fa dopo aver lavorato per cinque anni nel suo paese d’origine, ha detto che molti medici e infermieri venuti dall’estero hanno lasciato il Servizio sanitario in pochi mesi “quando sono venuti a conoscenza dello stipendio”, mentre chi è rimasto ha dovuto chiedere dei prestiti per riuscire a pagare le bollette.
Victoria Busk, assistente infermieristica tirocinante in sciopero a Birmingham, ha dichiarato: “la situazione peggiorerà, sempre più persone lasceranno la professione. Perché continuare quando si può essere pagati con la stessa cifra per fare qualcosa che comporta molte meno responsabilità e molto meno stress?”
Il governo intanto esorta i lavoratori a sospendere gli scioperi, e rifiuta di dialogare anche con i sindacati. Continua dunque la guerra di Sunak contro i lavoratori, ma si arrenderà di fronte a scioperi di tali proporzioni?
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