Nemmeno una parola sull’imminente raccolta di firme per il referendum contro l’invio di armi all’Ucraina che, intercettando una richiesta di milioni di italiani, potrebbe far nascere un movimento contro la guerra degno di questo nome. È quello che accomuna i due appelli (qui il primo, qui il secondo) promossi da esponenti della “sinistra antagonista” che non si capisce il perché non siano stati unificati in un solo testo, considerando che entrambi sposano la narrativa ufficiale (Ucraina: paese aggredito, Russia paese aggressore) e tacciono sulle sanzioni alla Russia e sul ruolo della Nato. Appelli che hanno già suscitato condivisibili critiche, anche dall’interno della “sinistra antagonista”, e che, come la manifestazione di Roma del 5 novembre 2022, lasceranno il tempo che trovano.
Sì, ma perché il silenzio dei due appelli sul previsto referendum contro l’invio delle armi all’Ucraina? Verosimilmente, perché questo, nascendo all’interno dell’area “sovranista” e/o “No green pass”, viene considerato “di destra”. E l’”antifascismo” è l’ultimo valore rimasto ad una “sinistra antagonista” per caratterizzarsi e, magari, strizzare l’occhio al PD per le prossime elezioni europee.
Francesco Santoianni
Lucia dice
NO ALLA GUERRA!!! La guerra porta morte, distruzione, odio, miseria, speculazione, etc..
Basta da parte del governo italiano e degli altri Paesi di arricchire le proprie tasche con le armi e non solo per l’Ucraina.
Tutti i popoli del Mondo sono contrari a tutto ciò.
rosa bonadonna dice
Ioripodiolaguerra
Ognigenerediviolenza
Ognigeneredidiscriminazione
IOVOGLIOPACE
Fantini dice
Firmo.