Lunedì il colosso farmaceutico statunitense Pfizer ha annunciato di aver acquistato l’azienda biotecnologica Seagen per 43 miliardi di dollari.
L’azienda, che opera nel settore della ricerca, dello sviluppo e della commercializzazione di terapie antitumorali, ha destato interesse per le sue potenzialità di crescita nel colosso farmaceutico statunitense che in previsione di un calo delle vendite dei vaccini si fionda ora sui trattamenti contro il cancro. L’accordo prevede l’aggiunta di quattro terapie antitumorali e sarà finalizzato entro la fine del 2023 o l’inizio del 2024. Albert Bourla, CEO di Pfizer, ha dichiarato che l’azienda “sta impiegando le sue risorse finanziarie per portare avanti la battaglia contro il cancro”. La Seagen, sita nello stato di Washington, sta assistendo a una crescita tale che è possibile prevedere un aumento del 12% delle entrate previste per il 2023, raggiungendo così i 2,2 miliardi di dollari. La società ha svolto un lavoro sui coniugati anticorpo-farmaco (ADC), progettati per uccidere preferenzialmente le cellule tumorali. Il suo portafoglio comprende tre prodotti con ADC, tra cui Padcev, utilizzato per il trattamento del cancro uroteliale.
Ad oggi Pfizer Oncology ha un portafoglio di 24 farmaci antitumorali innovativi approvati che hanno generato 12,1 miliardi di dollari nel 2022. “L’aggiunta della tecnologia ADC leader mondiale di Seagen ci posizionerà all’avanguardia nell’innovativa cura del cancro“, ha affermato Chris Boshoff, Chief Development Officer di Pfizer per l’oncologia e le malattie rare. David Epstein, CEO di Seagen, ha dichiarato che “la combinazione proposta con Pfizer è il giusto passo successivo per Seagen per promuovere la sua strategia”.
Anche la Merck, competitor di Pfizer, era in trattative con Seagen in precedenza, anche se i tentativi sono naufragati. Pfizer prevede inoltre che Seagen possa contribuire con più di 10 miliardi di dollari ai ricavi 2030, con un futuro potenziale di crescita significativo.
Con questa notizia non c’è da stare affatto tranquilli. Pfizer ormai la conosciamo tutti: è quel gigante della farmacologia che con la “pandemia” ha guadagnato decine di miliardi di dollari vendendo sieri non testati e pericolosi, con la connivenza dei grandi pupari dell’occidente – ricordate i messaggini fra la Von der Leyen e l’amministratore delegato di Pfizer? Che Pfizer decida di acquistare la Seagen per entrare nel business dei farmaci anti-tumore (questo è ormai l’oncologia, un business sulla pelle di chi soffre) non può che farci pensare ad una cosa soltanto: la pubblicizzazione a spron battuto di un farmaco anti-tumore che verrà definito miracoloso e propinato a chiunque con effetti avversi terribili; oppure Pfizer, dopo aver inoculato miliardi di dosi di vaccini che causano il cancro, vuole venderci la cura al problema che essa stessa ha creato.
Insomma, per far ingrassare i soliti noti, noi ci rimettiamo la salute.
Lascia un commento