Francesco Santoianni
Avanti.it
Ma perché in Italia, nonostante quello che registrano i sondaggi, le manifestazioni “contro la guerra” si riducono a quella del 28 ottobre Napoli e quella prevista per il 5 novembre a Roma che non chiedono neanche la fine dell’invio di armi in Ucraina? E, visto che ci siamo, un’altra domanda:perché le manifestazioni che, in questi ultimi decenni, hanno riempito le piazze non sono mai state contro guerre che vedevano la partecipazione del governo italiano (Libia, Siria, Afghanistan …).bensì contro Armi di distrazione di massa: quali “femminicidio”, “fascismo” “Climate change”, “razzismo”, “omotransfobia”…?
Certo, in Italia c’è stato il Movimento Cinque Stelle che, per dieci anni, è servito a dare l’illusione che le piazze erano inutili essendoci in parlamento e nel governo gente come di Luigi Maio. Ma questa lettura non tiene conto che, oggi, l’assenza di un genuino movimento contro la guerra si registra nella quasi totalità dei paesi dell’Unione Europea. E ciò per una gigantesca operazione culturale e politica, cominciata, dopo il crollo del muro di Berlino (1989), che ha imposto una nuova ideologia orientando le energie di tanti giovani, restati “orfani del comunismo”, verso attività apparentemente “umanitarie” ma che servono, sostanzialmente, a consolidare il quadro geopolitico mondiale pianificato dagli strateghi del neoliberismo.
Una ideologia alimentata da ONG (erano 8 nel 1984, oggi quelle riconosciute dal Consiglio Economico e Sociale delle Nazioni Unite sono 2.350) “influencer” (capostipite dei quali, in Italia, è stato Roberto Saviano) e social. Una ideologia finalizzata, tra l’altro, a trasformare paesi aggrediti dall’imperialismo in “stati canaglia” da abbattere con qualche “guerra umanitaria”. Una ideologia che oggi impedisce di riconoscere il ruolo di carne da cannone affidato dagli USA all’Ucraina per una guerra finalizzata a distruggere la Federazione russa e obbligare i paesi dell’Unione europea ad importare gas proveniente dagli Stati uniti, nove volte più costoso di quello russo.
Parallelamente al rimbambimento di potenziali attivisti “No War” (oggi ridottisi a protestare contro la “guerra di Putin”) è andato avanti l’asservimento della “società civile” (la stessa che, nel 2003, aveva animato la più grande manifestazione, in Italia, contro la guerra) ridottasi oggi a “Terzo settore”: una galassia di Onlus, associazioni, cooperative, enti “no profit”… che campano grazie ai finanziamenti garantiti da qualche politico o dalla Direzione Generale per la cooperazione allo sviluppo del ministero degli esteri, incompatibili con ogni posizione critica sulla guerra.
A questo è da aggiungere un generale asservimento psicologico, garantito da due anni di terroristica gestione dell’emergenza Covid, che nel nostro Paese si è tradotto in episodi davvero preoccupanti, come gli inni patriottici cantati dai balconi o i convogli di bare salutate sull’attenti dai militari, e in una davvero inedita “unità” tra governanti e governati per affrontare il “nemico virus” che si riverbera nella martellante campagna mediatica contro il “nemico Putin”. Non a caso, i pochi a mobilitarsi subito contro la guerra in Ucraina sono stati, non già gli attivisti della “sinistra antagonista” (come sarebbe stato logico aspettarsi), bensì i “No green pass” che hanno subito identificato gli elementi comuni alla gestione governativa di due emergenze, apparentemente così diverse: una situazione di crisi affrontata non per risolverla rapidamente (nel caso del Covid, con cure già rivelatesi efficaci; nel caso dell’Ucraina, con l’affidamento alla diplomazia per arrivare, almeno, ad un cessate il fuoco) bensì per aggravarla per potere così imporre, tra l’altro, un ferreo controllo sociale e il modello politico ed economico dettato dagli strateghi di Davos: spoliare le piccole imprese, che saranno costrette a svendersi al grande capitale, e costringere milioni di lavoratori ad offrirsi per un salario da fame.
Ma è possibile la nascita, in Italia, di un genuino, grande, movimento contro il conflitto in Ucraina che, sempre di più, prefigura una Terza guerra mondiale? E con quali obiettivi? Coinvolgendo chi? A livello parlamentare, attualmente, si direbbe ci sia il vuoto più assoluto con la Meloni, che, rinnegate le sue posizioni sull’Ucraina, ribadisce la sua assoluta osservanza alle posizioni della Nato mentre gli altri partiti, o si dichiarano d’accordo, o, come il Movimento Cinque Stelle, fanno i pesci in barile. Ancora più desolante la situazione di quello che resta di buona parte dei “pacifisti”, spesso traviati (è il caso di molte organizzazioni cattoliche) dal governo in quanto coinvolti nel business dell’accoglienza agli immigrati. “Pacifisti” timorosi di contaminarsi con “sovranisti” considerati fascisti. Nonostante ciò, sono già numerose le (ancora oggi, piccole) manifestazioni, spesso egemonizzati da “sovranisti” ed ex “No green pass”, che chiedendo la fine dell’invio di armi all’Ucraina e delle sanzioni alla Russia cercano di intercettare la protesta dei tanti rovinati da spaventose bollette dell’elettricità e del gas.
A tal riguardo è doverosa una precisazione: non è vero che bollette del gas (e, conseguentemente, quelle dell’elettricità) dipendano da Putin o dalle sanzioni alla Russia. L’ENI, ad esempio, continua ad acquistare dalla Russia gas allo stesso costo di tre anni, fa ma lo rivende in Italia a prezzi sempre più elevati imposti dalla Borsa TtF di Amsterdam: una sciagurata struttura dell’Unione Europea dominata da squali della finanza come Blackrock, Vanguard, Statestreet… che, tramite i futures, ricavano profitti stratosferici e condannano alla miseria sempre più cittadini ed imprese. L’emblema di un capitalismo “impazzito”, di una “incontrollabile” Finanza che, così come è stato per Wall Street nel 2008, distrugge le basi stesse del sistema produttivo.
Questo andrebbe detto anche nelle manifestazioni, non certo per pedanteria ma per rintuzzare l’ultima carta che si giocheranno il governo e i suoi “giornalisti” quando le piazze saranno davvero piene di famiglie, lavoratori, piccoli imprenditori… ridotti alla fame dalle bollette del gas e dell’elettricità: aizzarli contro il “dittatore del Cremlino” e, magari, convincerli a supportare un attacco alla Russia per prenderci l’indispensabile gas. Lo ha già fatto Enrico Letta in un suo tweet: “La causa del caro energia? Ha un nome e cognome: Vladimir Putin”.
Ben altro sarebbe documentare sui danni e le proteste che le sanzioni alla Russia stanno già suscitando. Come l’occupazione dell’aeroporto di Genova da parte degli operai dell’Ansaldo. Non per una fumosa “mancata ricapitalizzazione”, come dichiarato dai media, ma per i licenziamenti connessi, principalmente, a commesse alla Russia bloccate dalle sanzioni. E ancora non si sono pienamente manifestati i danni e le proteste per le controsanzioni del Cremlino per rispondere ad una sempre più smaccata partecipazione dei militari europei ed Usa al conflitto. Il blocco delle esportazioni di grano russo a seguito dell’attacco a navi che dovevano garantire, davanti alle coste ucraine, il rispetto dell’accordo di Ankara è solo l’inizio.
Antonio dice
Siete fuori di testa
Marcello dice
Molti contenuti li condivido ma la difesa di Putin proprio NO!
Putin non solo chiese di entrare nella NATO ma fu messo dov’è da Eltsin che a sua volta era stato messo lì da un colpo di stato che, come tutti gli altri negli ultimi 150 anni, aveva alle spalle la CIA e l’agenzia che l’aveva preceduta!
Giorgio40 dice
Che problema ti fai, tienti le tue certezze , come me molta gente ha dei dubbi, ciò non toglie che Putin non sia un santo, ma è l’America ad averlo punzecchiato ed offeso, oltre a non tenere conto degli accordi precedenti.
Voi avanti tranquilli, qua mi tengo i miei dubbi.
Francesco dice
Ma cosa dice? Putin di rimpiazzato perché Eltsin era un ubriacone all’ultimo stadio. E poi cosa vuol dire questo? Lei non considera l’avanzata della NATO, la dissoluzione dell’URSS, la distruzione della yugoslavia, è un fatto oggettivo, il nazismo in Ucraina, il tentativo di farla entrare nella NATO, i massacri contro i civili del Donbass, provi a mettere in fila tutti questi elementi. Allora capirà la moda di Putin.
Federica dice
Siete CHI??
Dai, ammettilo, dillo che l’unico essere intelligente del pianeta sei tu.
Anna dice
Ridondante l’attacco al movimento cinque stelle, l’unico che si è chiaramente opposto all’incremento delle spese militari, l’unico che ha sempre chiesto la soluzione politica non la guerra.
In questi pezzo volutamente non citate quali governi hanno strappato la carta costituzionale mandando soldati e armi. Non ho letto alcuna citazione su chi ha proposto la manifestazione del 5 a Roma….faziosità consapevole
gnaro dice
Parole sante. Condivido in pieno come tutti quelli che non sono ipnotizzati dal pregiudizio della propaganda di regime.
Mario dice
CONDIVIDO in pieno anche io. Aggiungo: l’Italia aveva (ha) una Costituzione che gli consentiva di stare fuori da tutta questa merda. Purtroppo i pacifinti non vedono neppure questo: avremmo pure la Costituzione che ci permette riportare a zero l’orologio di tutte le mosse incaute dei nostri politici. Niente, nessuno vede.
Rodolfo Medina dice
ottimo articolo… chiaro, efficace… grazie
Argo dice
Condivido.
Aggiungo che la mancanza di una reale opposizione alla guerra dipende dal complotto delle classi dirigenti che manipolano l’informazione di massa creando il consenso intorno al vuoto politico nazionale. Solo l’impoverimento radicale del ceto medio potra’ svegliare il senso critico e il dissenso verso le scelte sciagurate del parlamento. Ci vorra’ tempo fino a quando le scorte di cibo e di energia insieme all’inflazione faranno effetto.
Giorgio40 dice
Sig. Marcello
Che problema ti fai, tienti le tue certezze , come me molta gente ha dei dubbi, ciò non toglie che Putin non sia un santo, ma è l’America ad averlo punzecchiato ed offeso, oltre a non tenere conto degli accordi precedenti.
Voi avanti tranquilli, qua mi tengo i miei dubbi.
Bellissimo articolo , per capire un po’ di più.
Vincenzo Cirillo dice
La Lega chiama Onu Si proprio cosi, qualcuno sta tentando di porre fine al conflitto in Ucraina e invoca l’intervento dell’Onu. Si proprio l’Onu – l’Organizzazione delle Nazioni Unite, in sigla ONU, abbreviata in Nazioni Unite, di cui non si sente parlare, da molto, molto tempo, è quella famosa organizzazione intergovernativa a carattere mondiale. Tra i suoi obiettivi principali sostengono, i luminari della terra, vi sono il mantenimento della pace e della sicurezza mondiale, lo sviluppo di relazioni amichevoli tra le nazioni, il perseguimento di una cooperazione internazionale e il favorire l’armonizzazione delle varie azioni compiute a questi scopi dai suoi membri. L’ONU è l’organizzazione intergovernativa più grande, piu bella, più conosciuta e più rappresentata a livello internazionale. Ha sede sul territorio internazionale a New York, mentre altri uffici principali si trovano a Ginevra, Nairobi e Vienna. Anche Italia è presente ma sotto altra forma con uffici a Torino. Attualmente l’Onu dispone di circa 20.000 unità (di cui 13.000 militari), nel 2010 MONUSCO ha sostituito una precedente missione ONU (MONUC) lanciata nel 1999. L’Onu è presente soprattutto in Africa, chissà perché solo in Africa e solo per l’anno in 2021 ha speso oltre 1 miliardo di dollari. Adesso immaginiamo, ripeto immaginiamo solo per un momento, che la vecchia e benestante Europa forte dei suoi principi basati su pace e prosperità, insieme a Stati Uniti, Canada, Australia, Nuova Zelanda e Giappone bussassero a casa del Segretario Generale António Guterres, e gli sussurrassero in un orecchio: Ciao António come stai ? sai avremmo pensato di porre fine alla guerra in Ucraina e salvare la vita a migliaia di donne, bambini e anziani innocenti ! cosa ne pensi, se ti mettiamo sul piatto una decina di miliardi di dollari e l’invio sul quel territorio di guerra e distruzione di 30.000 unità armati fino ai denti ? chiaramente non dire nulla a Biden e al Mossad … e facci sapere !
Francesco dice
Ottimo articolo, come sempre. Complimenti. Siete rimasti in pochi ad avere una visione chiara e soprattutto onesta della realtà.
Aureliano71 dice
Il dubbio che ciò a cui stiamo assistendo sia stato precedentemente pianificato con la partecipazione della Russia mi ha sfiorato più volte.
Qussto perché a beb vedere gli asset di tutte le principali aziende russe (e cinesi) vedono la partecipazione azionaria dei soliti colossi finanziari: Blackrock, Vanguard, Statestreet, JP Morgan.
In altro articolo tanti anni fa lessi che anche la Banca centrale russa è sotto controllo dei Rothschild, che le controllerebbero tutte ad eccezione di quelle cinese, iraniana, siriana e nordcoreana.
In fin dei conti un simile scenario è descritto anche in “1984”, guerra perenne fittizia tra superpotenze quale strumento per schiavizzare, peraltro ho la sensazione che questo metodo sia già stato usato in passato con le medesime finalità.
Come controprova devo farmi bastare la sensazione di integrità morale che emana dalla Federazione Russa, che si rispecchia nella figura del suo presidente. Ho ascoltato più volte le sue parole e le ho sempre trovate scevre di quell’insopportabile retorica del nulla che esce dalle bocche dei governanti europei, ridotti a meri strilloni dei loro manovratori.
I quali hanno deciso di partire dal piatto forte nella spoliazione dei popoli, cioè l’enorme risparmio privato degli europei da depredare tagliando le gambe all’economia manifatturiera e mercantilista dell’Europa.
attilio dice
certo ci vuole impegno e pazienza a leggere attentamente , ma riconosco a questi articoli la puntualità il puntiglio sui particolari : per esempio non avevo mai capito perche’ piersanti mattarella è stato ucciso e tutto il resto su mattarella family . Anche gli altri articoli mi aiutano a capire situazioni ingarbugliate sempre leggendo pazientemente .