In questi giorni si tiene a Barcellona il Mobile World Congress 2023, fiera annuale della paccottiglia elettronica in cui vengono presentati in anteprima i balocchi tecnologici di nuova generazione che faranno sognare le masse nei mesi a venire. Oltre agli smartphone pieghevoli, arrotolabili e indistruttibili, sono stati battezzati pure quelli camaleontici in grado di cambiare colore in 0,03 secondi e quelli con le “lenti flottanti” per uno “zoom perfetto”. Questi ultimi, tuttavia, rientrano nella sfera del voluttuario che si fa necessario a botte di pubblicità e pressione (a)sociale, ma di certo non si può dire che salvino vite umane, al contrario del vero protagonista di quest’edizione del Mobile World Congress, il “misuratore medico” Oppo OHealth H1, un apparecchio dal design “tecno-zen” in grado di rilevare, in tempo reale e forse pure in anticipo, i principali parametri biologici di un essere vivente dalle sembianze umane. Qualche indiscrezione su questo nuovo Oppo dei popoli era già filtrata alla fine dello scorso anno, quando pochi fortunati pionieri avevano potuto provarlo e recensirlo a beneficio dei tecnofeticisti di tutto il mondo. I sensori collocati sulla superficie di questo oggetto, che taluni già chiamano familiarmente “saponetta” o “topo magico”, possono misurare la temperatura corporea, fare un elettrocardiogramma da condividere su Instagram, tenere sotto controllo il tasso di ossigenazione del sangue, permettere di ascoltare, tramite cuffie che si fanno stetoscopio, il suono prodotto incessantemente dall’apparato cardio-circolatorio e da quello respiratorio, la sinfonia di sistoli, diastoli, inspirazioni ed espirazioni che ci accompagna verso l’inesorabile. Inoltre, è possibile consegnarsi all’Oppo OHealth H1 pure durante il sonno: ci si mette a letto e ci si lascia vegliare dal dispositivo, il quale saprà monitorare da par suo tutti i parametri vitali e mortali. Il topo magico, chiaramente, parla: durante le misurazioni è in grado di fornire istruzioni, consigli, raccomandazioni. Pare che, a differenza dei cosiddetti smartwatch, molti dei quali hanno le stesse funzioni, l’Oppo dei popoli sia in grado di fornire dati assai più precisi e di interagire nel solito “tempo reale”, tramite la sua app-appendice, con telemedici specializzati quasi onnipotenti. L’OHealth H1, infatti, si presenta come il capostipite di una nuova stirpe di apparecchi “smart” in grado di dare corpo alla nuova dimensione della “salute intelligente” attraverso la trinità “apparecchiature di precisione di livello medico, gestione professionale dei dati, telemedicina”. Grazie al topo magico, il Grande Algoritmo potrà “monitorare” la chimica delle animelle minuto per minuto, e neutralizzare ogni malattia ancor prima che si manifesti come tale, portando il concetto di “prevenzione” ad un livello che voi (post)umani non potete neppure immaginare. Rimpiangendo l’assenza del topo nelle epidemie del passato remoto e di quello prossimo, si guarda con fiducia a quelle che divamperanno negli anni venturi, quando il dispositivo si sarà diffuso in tutte le case: gli untori verranno stanati fra l’aorta e l’intenzione. “Pensare alla salute”, in quel domani che è già oggi, vorrà dire affidarla all’OHealth H1 e a tutti quelli che verranno dopo. Presto nascerà il primo infelice già monitorato, e gli daranno una speranza di vita di 180 anni. I vecchi saranno “monitorati” per legge. Un assaggio del Paradiso della Scienza.
GR
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