È di oggi l’informativa urgente del ministro per gli affari europei Raffaele Fitto, in cui ammette le difficoltà a centrare gli obiettivi necessari per la quarta rata del PNRR. All’oggi la stragrande maggioranza dei progetti e degli obiettivi di investimento dei fondi del piano risultano irraggiungibili. Di questi le situazioni più critiche riguardano l’obiettivo intermedio sugli asili e la costruzione di impianti per il rifornimento delle auto a idrogeno.
Si stringe, quindi, il cappio della finanza internazionale al collo del nostro paese, confermando la vera natura del PNRR, una macchina infernale in linea con i principali obiettivi dell’Unione Europea: impedire che si stampi moneta e aumentare il debito pubblico dei vari paesi per tenerli sempre più sottomessi al circuito della speculazione finanziaria.
In cosa consiste il PNRR e perché è un cappio al collo del nostro paese che lo sottomette sempre di più alla finanza internazionale, agli speculatori e agli imperialisti di tutto il mondo? Al di là delle chiacchiere, della propaganda (335 pagine) e dei numeri (248 miliardi, scritti in grande), “la supposta” presenta le seguenti caratteristiche:
- Erogazione dei soldi solo a determinate condizioni. Vuol dire che lo Stato italiano deve rispettare alla lettera i diktat della UE, altrimenti non becca un quattrino;
stretto vincolo del governo (dell’attuale e dei futuri) al rispetto del PNRR. Vuol dire che l’indirizzo contenuto nel documento non può essere cambiato da nessun governo italiano senza il consenso o la precisa indicazione della UE, in sostanza ulteriore cedimento di sovranità nazionale; - Privatizzazioni, liberalizzazioni e maggiore apertura all’ingresso di agenzie straniere. Ovvero svendita dell’apparato produttivo di beni e servizi dell’intero paese.
Ma l’attuazione dei progetti e i ritardi sul PNRR sono solo la punta dell’iceberg. Goldman Sachs ha richiesto pubblicamente un maggior controllo da parte della Commissione europea sull’attuazione del Recovery Fund dell’Italia, che viene definita un “sorvegliato speciale” sui mercati internazionali.
Altro che “nuovo piano Marshall” il PNRR è una enorme macchina speculativa e di concorrenza tra i padroni del mondo che scaricano gli effetti della propria crisi sulla maggioranza della popolazione. Non sarà certo il governo Meloni, che ha già disatteso tutte le false promesse di cambiamento, a risolvere alcunché. Il PNRR è una medicina amara di cui la maggioranza del paese portrà liberarsi solo insorgendo e facendola ingoiare a chi cerca di propinargliela.
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