Gli Stati Uniti incrementano la loro presenza militare in Europa con l’apertura di una nuova base militare – ufficialmente chiamata US Garrison Poland nella sempre più bellicosa e “atlanticamente” schierata Polonia. I governi statunitense e polacco hanno raggiunto un accordo per una nuova base militare nei pressi di Poznan inaugurata il 21 marzo scorso. La nuova base rientra nella promessa fatta da Biden al vertice Nato di Madrid, di aumentare la presenza militare statunitense sul Vecchio Continente. Biden dichiarò che “gli Stati Uniti rafforzeranno la loro posizione di forza in Europa per rispondere al cambiamento del contesto di sicurezza, oltre a rafforzare la sicurezza collettiva” e sulla scia di quelle dichiarazioni, giunsero in Europa 20 mila soldati americani, portando la presenza complessiva a 100 mila soldati a stelle e strisce. La nuova base polacca sarà il quartier generale del V corpo d’armata statunitense e avrà la struttura di un battaglione di supporto, con lo scopo di migliorare le capacità di comando e controllo, l’interoperabilità e la gestione delle attrezzature pre-posizionate; rappresenterà dunque una struttura di comando avanzata, la più ad est lungo il confine orientale, direttamente a contatto con la Russia. I reparti presenti nella base effettueranno una rotazione, due brigate dell’aviazione per volta.
La Polonia è stata scelta perché ha dimostrato di essere il più fedele esecutore dei disegni e degli interessi strategici americani, sulla base anche di un sentimento anti-russo che storicamente ha sempre caratterizzato la politica estera polacca. Ma non solo. Il governo polacco sin dal febbraio 2022 si è mostrato il più fiero sostenitore dell’Ucraina, non ha badato a nessun costo nell’invio di armi a Kiev e i suoi politici hanno pure esultato quando gli americani hanno fatto saltare in aria il Nord Stream 2. La decisione statunitense fa crescere la tensione ulteriormente con la Russia ma potrebbe rappresentare anche un segnale su come evolveranno le vicende belliche in Ucraina. È evidente che gli ucraini non potranno tenere il fronte troppo a lungo; dai paesi Nato è più volte arrivato l’allarme sull’esaurimento delle scorte militari da inviare a Kiev; quindi è probabile che gli strateghi militari americani si aspettano un crollo del fronte ucraino e vogliono puntellare la frontiera orientale dell’Alleanza Atlantica che si ritroverebbe direttamente confinante con la Russia. Oppure, come si è sempre vociferato nell’ultimo anno, a Varsavia potrebbero decidere di occupare le regioni occidentali dell’Ucraina e la città di Leopoli (territori di lingua polacca), con il pretesto di fermare una ulteriore avanzata russa.
Nulla di concreto, solo ipotesi: ma di certo c’è che la guerra fra Nato e Russia non si fermerà in Ucraina.
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