Il Qatar siamo Noi #18
Mentre venivano erette le cattedrali del pallone nel deserto del Qatar e gli schiavi morivano a frotte per ultimare i lavori “a tempo di record”, l’Occidente si girava dall’altra parte. Dopo essersi comprati il mondiale, gli emiri si sono comprati il silenzio delle “istituzioni” europee sullo scempio che s’andava compiendo attraverso una rete di “pubbliche relazioni” con lobbisti ed euroburocrati sconosciuti al “grande pubblico” ma molto noti nei corridoi del potere europoide. Questo è ciò che emerge dall’inchiesta della procura di Bruxelles che ha portato all’arresto di Pierantonio Panzeri, ex sindacalista della CGIL ed ex europarlamentare piddino divenuto lobbista di rango con la ONG Fight for impunity (pare vi siano di mezzo pure la Bonino e la Mogherini) e con l’Associazione degli ex membri del Parlamento europeo. Panzeri si era speso per ripulire l’immagine degli emiri in Occidente in fatto di rispetto dei diritti umani e far passare nelle varie commissioni e sottocommissioni gli emendamenti giusti. Nella sua dimora belga gli hanno trovato più di mezzo milione di euro in contanti e sono state arrestate anche sua moglie e sua figlia in Italia: gli inquirenti considerano Panzeri il punto di riferimento di un articolato giro di corruzione. Alla stessa area politica appartengono anche gli altri indagati, dalla vicepresidente del Parlamento europeo, la greca Eva Kaili, fino a tale Luca Visentini che, pur essendo sconosciuto ai più, sarebbe addirittura il capo della International Trade Union Confederation, la più grande federazione di sindacati su scala globale, e guiderebbe qualcosa come duecento milioni di lavoratori. La UIL, il suo sindacato di provenienza, ne aveva celebrato l’elezione poche settimane fa. Questo “supersindacalista”, arrestato a sua volta, si era speso nel sostegno alle “riforme del lavoro” portate avanti dagli emiri, mettendo il timbro del Grande Sindacato Mondiale sulla loro affidabilità. Coinvolti nell’inchiesta sono anche diversi assistenti e sottolobbisti, italiani e non. Si tratta della proverbiale punta dell’iceberg. I mondiali ormai li han fatti, queste cose le sapevano tutti. Gli arresti degli eurolobbisti rappresentano solo un regolamento di conti di cui possiamo appena scorgere i contorni. Il vizio oscuro dell’Occidente è proprio questa roba qua.
GR
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