Il Qatar siamo Noi #22
Oggi il presidente francese Macron sarà a Doha per assistere alla semifinale Francia – Marocco, sperando di “portare bene” come accaduto quattro anni fa in Russia, quando il capo di stato si distinse per la sua esultanza sguaiata in tribuna e per essersi associato ai festeggiamenti della squadra nello spogliatoio con tanto di mosse e balletti. Essendo già diventato una sorta di Pertinì postmoderno, Macron prova a farsi anche un po’ Berlusconì: se la sua Francia vincesse la seconda coppa del mondo consecutiva, potrebbe essere il presidente “democratico” più vincente della storia del calcio (quando l’Italia vinse i suoi due mondiali consecutivi, nel ’34 e nel ’38, capo del governo era Mussolinì). A dirla tutta, ci hanno provato a fargli capire che non è il caso di recarsi in Qatar proprio mentre si allarga lo scandalo delle mazzette all’Europarlamento denominato Qatargate, ma non c’è stato verso di fargli cambiare idea e, col pretesto di “rinsaldare l’amicizia franco-marocchina”, Macron si sottoporrà ad una trasferta dalla quale pensa di tornare con la coppa e con una decina di punti di gradimento in più nei sondaggi. Non che gliene importi granché sul piano strettamente personale: a termini di legge è ineleggibile per un terzo mandato. Il damerino vuole passare alla Storia, vuole lasciare la sua immagine scolpita nell’immaginario dei francesi: se non come un Napoleone, almeno come un Mitterand. La figura che più gli si avvicina nella storia contemporanea della Francia è in realtà quella del maresciallo Petain, che resse il paese per conto dei tedeschi durante la Seconda Guerra Mondiale. Petain era almeno un militare di rango che si era fatto valere nelle Grande Guerra, Macron è un fantoccio creato in laboratorio dalla mente diabolica di Jacques Attali, un enfant prodige che già lavorava per i Rotschild mentre gli altri dovevano ancora finire l’Università. Questa la differenza fra quel tempo e il nostro: pure i burattini erano più dignitosi. Stasera, a ogni spunto di Mbappe e Griezmann, le telecamere inquadreranno il presidente, che si dimenerà esattamente come gli hanno detto di fare. Macron, uno di noi.
GR
Bertozzi dice
E come Berlusconi ha promesso per la vittoria un pullman pieno di tro…, ah no siamo moderni, pieno di trans e dildi rotanti, che lui sicuramente non disdegna…