Da quando è stato eletto, Luiz Inácio Lula da Silva ha già iniziato a fare i primi miracoli. Sebbene non si sia ancora nemmeno insediato, i nostri media, indiscussi campioni di obiettività come il Brasile lo è sui campi qatarioti, dove Richarlison fa un gol in rovesciata e lo dedica al neo-eletto, già ce lo mostrano coi vertici di Wikilieaks a chiedere la libertà per Julian Assange, acclamato alla COP27 come il nuovo angelo custode dell’Amazzonia: una boccata d’aria fresca dopo la triste parentesi del governo di Jair Bolsonaro. Gli unici a non sembrare per niente contenti sono i brasiliani, che da un mese in centinaia di migliaia affollano strade e piazze delle principali città – pochi secondo i media brasiliani, ma a Rio, Sao Paulo e Belo Horizonte le folle erano oceaniche, e CNN Brazil ha parlato anche di paralisi dell’industria a causa dei blocchi stradali – denunciando il furto delle elezioni da parte di Lula, che avrebbe vinto – esattamente come Joe Biden nel novembre 2020 – grazie ai conteggi sballati e poco tracciabili del sistema di voto elettronico. Ma il ricorso effettuato dai partiti della coalizione di Bolsonaro, Pelo Bem do Brasil – il Partito Liberale contestava l’impossibilità di verificare in modo affidabile da parte di esperti 279mila urne elettroniche (su cui erano installati software datati e non tracciabili) delle 577mila utilizzate nel ballottaggio, affermando che nelle 298mila verificate Bolsonaro aveva ottenuto più del 51% e chiedendo dunque di ripetere la votazione – è stato respinto dal Tribunale superiore elettorale del Brasile, che ha anche inflitto alla coalizione una multa di 22,9 milioni di reais (4,2 milioni di euro) e congelato i fondi di tutti i partiti che la comprendono. Inoltre il presidente del Tribunale superiore elettorale Alexandre de Moraes, che presiede anche la Corte suprema del Brasile, ha ordinato la censura di qualsiasi pubblicazione che mettesse in discussione il risultato, e di bannare da media e social chiunque avesse definito Lula coi termini “corrotto”, “ladro” o “ex detenuto”. Ma Lula da Silva non si è fermato qua e, dando anche qualche assaggio di quale sarà l’orientamento del suo governo, ha compiuto i primi miracoli: ha moltiplicato gli indagati presenti nella sua squadra di governo, saliti addirittura a 67 (coinvolti a diverso titolo nei casi delle tangenti di Petrobras, l’affare Odebrecht e l’operazione Lava Jato), ha moltiplicato i casi di Covid, che da quando è andato via Bolsonaro sembra essersi impadronito della nazione, con un aumento dei casi addirittura del 155% in una sola settimana; Lula ha già annunciato una ripresa in grande stile della campagna vaccinale contro il SarsCov2, twittando proprio ieri: «Le vacanze stanno arrivando. Quasi 70 milioni non hanno ancora assunto la dose di richiamo. Potremmo perdere i vaccini nel 2023 a causa della mancanza di campagne di incentivazione da parte dell’attuale governo. Vi invito a vaccinarvi e ad aggiornare il calendario vaccinale dei vostri figli. Proteggiamo coloro che amiamo» e, forte della sua investitura divina, si è rivolto la settimana scorsa, in una riunione coi rappresentanti del settore sanitario, direttamente alla chiesa evangelica del paese, nota per il suo appoggio a Bolsonaro, con parole aspre: “”Ho intenzione di recarmi in diverse chiese evangeliche e discutere con i loro leader: ‘Senta, qual è il vostro comportamento in merito alla questione dei vaccini? O vi riterremo responsabili della morte delle persone”. Insomma, si può dire che l’immunità del Brasile ai veleni di Pfizer, Moderna e J&J è storia passata.
MDM
Mario dice
Solo un fascista disinformato poteva scrivere questa merda.
Gli unici a non sembrare per niente contenti sono i brasiliani, che da un mese in centinaia di migliaia affollano strade e piazze delle principali città – pochi secondo i media brasiliani, ma a Rio, Sao Paulo e Belo Horizonte le folle erano oceaniche, e CNN Brazil ha parlato anche di paralisi dell’industria a causa dei blocchi stradali – denunciando il furto delle elezioni da parte di Lula, che avrebbe vinto – esattamente come Joe Biden nel novembre 2020 – grazie ai conteggi sballati e poco tracciabili del sistema di voto elettronico.
Ma dove cazzo hai preso queste falsita’ degne di Goebbels? Non hai un cazzo di idea di cosa sta succedendo qui in Brasile, dove c’i sono tentativi di golpe dei NAZISTI USA ED ELITES BRASILIANE, per riportare la feccia della terra del governo precedente con un golpe al potere e finire di distruggere completamente questo meraviglioso paese, purtropppo infestato da decerebrati teppisti che si dichiarano nazisti, e tu li chiami POPOLO???????
Per tua informazione, persino i giornali golpisti mainstream pubblicano i sondaggi dove Lula ha il 67% di approvazione, che e’ un miracoloconsiderata la disinformazione totale che ha lavato il cervello di un agrande parte dei brasiliani, e fascistizzato una parte della societa’….proprio quelli che pagati da quest nazistucoli filo-USA e dagli USA stessi, e dai mafiosi genocidari fazenderos latifondisti hanno distrutto il parlamento? E questo mantra della disinformazione del voto truccato e’ degna di Goebbels. Informati prima di scrivere menzogne di tale portata.