L’Armenia ha rifiutato di ospitare le esercitazioni dell’OTSC, alleanza militare a guida russa. Si tratta dell’Organizzazione del trattato di sicurezza collettiva (OTSC), che comprende sei paesi ex-sovietici: Russia, Bielorussia, Armenia, Kazakistan, Tagikistan e Kirghizistan.
La Russia aveva annunciato all’inizio di quest’anno che l’Armenia avrebbe ospitato le esercitazioni tuttavia il ministro della Difesa armeno ha dichiarato di ritenere irragionevole l’idea di svolgere tali esercitazioni sul territorio armeno, almeno quest’anno. Il portavoce del Cremlino Peskov ha affermato che avrebbe chiesto chiarimenti al governo di Yerevan. “In ogni caso si tratta di un nostro stretto alleato, per cui continueremo il nostro dialogo” ha poi dichiarato. La decisione di Pashinyan fa seguito al rifiuto nel 2022 di firmare un documento conclusivo di una riunione dei leader dell’OTSC a Yerevan, capitale dell’Armenia.
Le tensioni con la Russia sono legate anche alla questione del conflitto con l’Azerbaijan, il primo ministro armeno Nikol Pashinyan si dichiara infatti sempre più frustrato dall’incapacità della Russia di garantire il libero transito attraverso la provincia azera di Lachin, un corridoio che collega l’Armenia con il Nagorno-Karabakh. “La presenza militare russa non solo ha fallito nel garantire la sicurezza, ma sta addirittura diventando una minaccia” ha dichiarato il primo ministro.
Tuttavia, è fondamentale comprendere che negli ultimi anni l’Armenia si sta gradualmente allontanando dalla Russia e si sta avvicinando sempre di più a USA e UE. Nel 2018 infatti è avvenuta una rivoluzione colorata, la rivoluzione di Velluto, che ha portato alle dimissioni del vecchio presidente e all’ascesa al potere, con elezioni secondo molti truccate, di Pashinyan con un governo pieno di figure legate a Soros. Inoltre, nell’autunno del 2020 si era avuta una recrudescenza del vecchio conflitto per il controllo del Karabakh, che gli armeni chiamano Artsakh.
É quindi chiaro che il governo armeno ha interesse a rovinare i rapporti con la Russia e infatti ha già dichiarato che cercherà il supporto degli USA e dell’Unione Europea.
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