Quella piccola peste di Elon Musk sta facendo di tutto per apparire come un nuovo liberatore dell’umanità dal giogo del woke e della pharmacensura: non appena divenuto proprietario di Twitter, ha epurato 10mila dipendenti, tutti, a dire dei più, incaricati del controllo delle pubblicazioni ed eventuale censura degli utenti. Pochi hanno notato, tuttavia, che negli stessi giorni anche Zuckerberg e Bezos hanno licenziato un numero quasi identico di dipendenti, e che ciò sia dovuto all’elaborazione di nuovi algoritmi capaci di fare il lavoro del fact-checking al posto degli obsoleti esseri umani. Successivamente, c’è stato l’endorsement dell’eccentrico sudafricamo a Ron DeSantis, il nuovo vincitore del Grand Old Party fabbricato ad arte nelle ultime elezioni di midterm americane – che ormai, coi sistemi di voto elettronico e postale, i conteggi infiniti e i brogli sistemici hanno perso anche la più pallida parvenza democratica – e pochi giorni fa la conferma della assai decantata amnistia di tutti gli account eliminati durante le purghe covidiane, che sono più di 62mila. Già arrivano i primi censori a mettergli i bastoni tra le ruote: Apple ha minacciato di rimuovere Twitter dall’App Store, e l’addetto stampa della Casa Bianca Karine Jean-Pierre ha affermato che il governo americano “terrà d’occhio” la nuova politica del social più utilizzato negli USA. Di tutta risposta, Elon ha twittato: “Questa è una battaglia per il futuro della civiltà. Se la libertà d’espressione viene perduta perfino in America, la tirannia è tutto ciò che ci aspetta in futuro”. Se vi state chiedendo la ragione per cui questo farebbe del monellaccio Musk un eroe, la risposta è sì: oggi riempire i database dell’esercito americano (tutti i social sono stati elaborati da ingegneri informatici dell’esercito e poi esternalizzati a prestanome privati come Zuckerberg & Co.) di contenuti riguardanti la nostra persona è un diritto fondamentale dell’uomo, assai più del diritto al lavoro o all’emancipazione. E grazie a Musk i padroni del discorso possono mantenere quella parvenza di democraticità che in realtà, con l’accettazione popolare delle democrature sanitarie, è stata persa per sempre. E se avete da ridire, se pensate che la libertà d’espressione non possa essere garantita a priori da un sistema algoritmico, che l’unica cosa che una piattaforma social può garantire non è libertà d’espressione ma facoltà di sfogo, non preoccupatevi: Elon ha intenzione di aumentare la capacità dei tweet a 1000 caratteri, così da permettervi di esprimere meglio il concetto.
MDM
Massimo dice
Scribacchini
Redazione dice
Gradiremmo lei argomentasse il suo assai arguto commento. Grazie