Giuseppe Russo
Avanti.it
Ospite di “Votantonio”, il giornalista, documentarista e fotoreporter Giorgio Bianchi ha avuto occasione di parlare diffusamente della sua candidatura come indipendendente nelle liste di Italia Sovrana e Popolare, formazione per la quale “correrà” alla Camera in Veneto.
Nonostante si trattasse di una realtà distante anni luce dalla sua sensibilità e dai suoi orizzonti di vita, Giorgio Bianchi ha maturato nel tempo la convinzione della necessità dell’impegno politico diretto, dopo due anni in cui ci si è sentiti stranieri a casa propria, subendo le discriminazioni governative sulla propria pelle ed acquisendo la consapevolezza che neppure i corpi sono più al sicuro dall’assalto del Potere. Bianchi si prefigge di entrare nel vituperato “Palazzo” allo scopo di capire “le falle del sistema”, gettandosi sin da ora in “uno studio matto e disperatissimo” per essere all’altezza del compito. Allo stesso tempo, egli assicura che, qualora venisse eletto, la sua attività di reporter non andrebbe ibernata, ma troverebbe nuove possibilità proprio nell’esplorazione del “Palazzo”, le cui dinamiche più opache saranno oggetto di inchieste condotte “dall’interno”.
Essendo il suo pane quotidiano, nell’intervista con Giorgio Bianchi si è parlato molto di geopolitica, sia in relazione agli sviluppi del conflitto in Ucraina e sia rispetto al ruolo internazionale dell’Italia. Da un lato, Bianchi ha sottolineato che l’operazione militare russa smaschera la NATO per quel che è, ovvero “una tigre di carta”, rilevando altresì che i piani di controllo unipolare del globo stanno fallendo e che si va inesorabilmente verso un mondo multipolare in cui crescerà il peso specifico ed il potere contrattuale dei paesi appartenenti al BRICS, il cui fronte andrà sempre più allargandosi. Dall’altro, parlando del nostro paese, egli ha rilevato che nell’ultimo trentennio la politica estera italiana è stata improntata al principio delle “braghe calate”, rinunciando colpevolmente a quel ruolo di ponte fra Europa ed Africa ed Europa e Medio Oriente che è stato invece assunto di recente dalla rampante Turchia di Erdogan. Rispondendo poi ad una domanda sull’annoso conflitto fra Israele e Palestina, Bianchi descrive lo stato ebraico come un avamposto degli interessi occidentali nel Medio Oriente, ruolo da lui paragonato a quello che svolge, all’altra estremità del continente asiatico, Taiwan nei confronti della Cina.
Giorgio Bianchi descrive Italia Sovrana e Popolare come “una realtà spontanea e pericolosa” che il sistema proverà a tenere a bada con le corruttele, coi ricatti e coi linciaggi mediatici, uno strumento politico funzionale ad un processo appena avviato, quello della Rivoluzione Culturale che condurrà alla liberazione del nostro paese. La scommessa è, ancora una volta, quella di “cambiare il sistema dall’interno”, non sussistendo storicamente le ragioni di una rivoluzione violenta di matrice novecentesca. A Giorgio Bianchi vanno i nostri migliori auguri: dentro o fuori il Palazzo, confidiamo possa mantenere lo stesso spirito che ha animato la sua attività giornalistica.
Ascolta l’intervista completa: https://t.me/comedonchisciotte_org/2659
Ilaria dice
Sono d’accordo con voi. I migliori auguri a Giorgio, uomo di grande spessore e umanità.
marco dice
avrei ascoltato volentieri l’intervista, purtroppo però uno dei canali più usati dai movimenti antisistema – telegram – consente di accedere ai contenuti audio/video quasi esclusivamente possedendo* uno smartphone, il quale per essere attivato richiede anche si sia titolari di un account email; forse molta gente che si crede antisistema è in realta’ molto in antitesi con quello che vuole fare, o forse non ha capito che costringere ad avere uno smartphone è ciò che il sistema vuole.
*=pare si sia forse solo in possesso di una particolare licenza d’uso del telefono, che rimarrebbe in teoria un oggetto di proprietà del costruttore sotto molti aspetti
freeman dice
Consiglio la lettura: https://telegram.org/faq
Cristian dice
Telegram chiede solo il numero di telefono
Steve dice
Anche io non avendo uno smartphone non posso ascoltare l’intervista. Penso invece che si possa avere telegram anche su PC, sempre iscrivendosi e dando il numero di telefono e mail…. La penso come te ma siamo in pochi ormai….
Karl dice
Telegram può essere utilizzato anche da PC (Windows, Mac e anche Linux).
L’unica cosa che serve è un numero di telefono per registrarsi.
http://www..telegram.org
Sam dice
Infatti tu hai scritto il tuo commento in un pezzetto di carta ed è apparso qui nei commenti. La prossima volta lo smartphone utilizzalo per ascoltare persone intelligenti anzi che utilizzarlo per scrivere fesserie
Umberto dice
Giorgi Bianchi risponde fedelmente all’identikit del outsider che riesce a parlare con parole molto comprensibile al popolo, ma è anche capace di proiettare il lettore, o ascoltatore, con immagini evocative molto suggestive dei meccanismi subdoli usati dal sistema in auge. Una capacità rara nel panorama informativo; e lo fa con una pacatezze è una verve personale molto lucida è comprensibile. Tra l’altro aggiungerei trasmette con il suo lavoro sul campo, il suo approccio onesto e professionale; che emerge chiaramente anche dal suo lato umile, caratteristica non comune. Giorgio Bianchi in politica è sicuramente una novità, data le sua capacità cognitive delle realtà generali in ambito geopolitico e sociologico mondiale, misto ad un desiderio a mio parere onesto di voler prendere in toro per le corna, senza nessuna pretesa d’essere la prima donna, cosa fin troppo diffusa negli aspiranti capo. Il suo mi pare è il giusto approccio pragmatico al nefasto calderone esistenziale della nostra battaglia per la sopravvivenza come nazione, come popolo e come individui. Auguri Giorgio! Un esempio di coesione sociale in questo momento di disconnessione pubblica.
Giusy dice
Grazie Giorgio, sei sempre stato un Puro, Integro e Coerente. Dio Ti Benedica e Ti Protegga, e ti Aiuti in questa terribile campagna elettorale.
Giusy di Cividale