Da quando il PD è finito nelle mani della compagna Elly, le sue sorti si sono capovolte, e quella che sembrava un’agonia s’è trasformata in una rinascita. Ad attestarlo sarebbero i sondaggi, in base ai quali il PD rigenerato non ha fatto altro che crescere dal giorno in cui si è insediata la nuova segretaria, prima rosicchiando consensi agli altri “rivali” che presidiano il campo “progressista” e poi lanciandosi verso la “remuntada” ai danni di Fratelli d’Italia, da cui sarebbe distante, a seconda delle classifiche, sette, otto o nove punti percentuali (va detto che alle già catastrofiche elezioni del 2022 i punti di distacco fra i due partiti furono sette). Le teste d’uovo che distillano i sondaggi trasformando la sterilità dei numeri in feconde analisi politiche ci dicono due cose: che la “luna di miele della Meloni con gli elettori” è finita e che Elly ha azzeccato tutte le mosse (ma proprio tutte tutte) sul piano della “comunicazione”. Fra le genialate comunicative delle ultime settimane, dopo l’intervista-tributo confezionata per lei da Alessandro Cattelan alla fine di marzo, la cena a casa di Claudio Baglioni per farsi conoscere dal generone radical-cinematografaro romano (fra i commensali Carlo Verdone, Paolo Sorrentino, Gabriele Muccino e Luca Zingaretti, oltre ai coniugi Franceschini e al giovanotto Jovanotti), la colazione palermitana a casa della signora Silvana Cusimano a margine della manifestazione in ricordo di Pio La Torre (della conversazione fra le due non è trapelato nulla: i dialoghi saranno stati degni dei Monty Python) e soprattutto l’intervista rilasciata a Vogue Italia, quella ormai celeberrima per la storia dell’armocromista, cioé della “amica” di Elly che per 140 euro l’ora le consiglia cosa mettersi e per 300 va a comprare i vestiti al posto suo. Tutte queste iniziative hanno fatto sì, ad onta di ciò che vanno scrivendo i vari odiatori digitali, che la compagna Elly risultasse “più vicina alla gente”: nella già menzionata intervista alla patinata rivista di moda (la cui premessa è: ”Elly Schlein ha fatto alla politica quello che i Måneskin hanno fatto alla musica italiana”), la cara segretaria torna anche sulla sua passione per i videogiochi e le serie tv, innocenti strumenti ludici grazie ai quali riesce a “decomprimere” dopo le lunghe e stressanti giornate politiche. Sono quindi sempre di più gli italiani pronti a riconoscersi nelle parole proferite da Concita Di Gregorio: “Elly…è il mondo in cui vorrei vivere, gli occhi da cui vorrei vedere…è molto competente, molto sorridente, molto gentile…Se tutti fossimo normalmente,competenti, sorridenti, sinceri così (cioè come Elly), questo posto sarebbe un mondo migliore”. A dirla tutta, le elezioni che si sono svolte da quando Elly ha assunto l’incarico, ovvero le regionali in Friuli – Venezia Giulia, non hanno fatto vedere alcun “effetto Elly”, anzi; poi, però, è arrivato il segnale dell’inversione di tendenza e dell’inizio della “remuntada” a danno dei meloni cattivi: l’espugnazione del comune di Udine, strappato al centrodestra nel ballottaggio del 16 e 17 aprile. Ora Udine è “un mondo migliore” e il sorriso della segretaria è una primavera di bellezza. Fra gli artefici del successo e della grande rimonta in atto, una menzione la merita Flavio Alivernini, addetto “ufficiale” alla comunicazione di Elly Schlein che vanta nel suo curriculum politico il tentativo di occupazione della biblioteca comunale di Palombara Sabina e l’incarico di addetto stampa responsabile della sfera “social-digitale”di Laura Boldrini quando questa era presidenta della Camera. E infatti, mentre si resta abbacinati davanti alle armonie cromatiche, al carisma e soprattutto al sorriso della compagna Elly, non possono che venire in mente scene come questa.
GR
Francesco dice
Nell’articolo, una cosa che ho notato della compagna Elly e la straordinaria somiglianza con Marylin Manson oserei dire abbastanza inquietante e divertente allo stesso tempo
Neomegalodon dice
Un altro personaggio di plastica (scadente) fatto passare per “prodotto di qualità” da una propaganda martellante diretta alle masse decerebrate italiane che cadono puntualmente nella trappola come lemmings con la sindrome di Down …