Il ministro della giustizia Nestor Osuna ed il presidente Gustavo Petro stanno per portare in Congresso una legge che ha lo scopo di debellare le grandi organizzazioni criminali che da oltre mezzo secolo fanno il bello e il cattivo tempo in Colombia.
Tale iniziativa rientra nella politica di pacificazione nazionale e si spera che consentirà il disarmo di gruppi armati illegali dediti al narcotraffico, come i grandi gruppi del Clan del Golfo e i famigerati miliziani chiamati Los Panchencas. Il progetto di pace totale prevede di garantire ai trafficanti e alle bande criminali coinvolte nella produzione di cocaina uno sconto a sei o otto anni di carcere se abbandonano definitivamente il traffico e si consegnano alla giustizia, oltre a condividere dettagli sulle rotte del traffico, e tra gli altri benefici possono ottenere anche la possibilità di conservare una percentuale tra il 6% e il 10% del loro guadagno, mentre il 90% verrebbe sequestrato dallo stato.
Da quando si è insediato ad agosto come primo presidente di sinistra, Petro ha delineato i piani per portare avanti i negoziati di pace con i gruppi di guerriglia come l’Esercito di liberazione nazionale (ELN) e due fazioni dissidenti delle Forze armate rivoluzionarie della Colombia (FARC) che rifiutano un accordo di pace del 2016 con il governo.
“Le forze armate e la polizia nazionale continuano a mantenere la loro presenza e le loro operazioni” aveva dichiarato a ottobre il ministro della difesa Ivan Velasquez, rassicurando che le forze di sicurezza avrebbero continuato le loro offensive contro i narcotrafficanti. “Portare avanti un processo di pace, non vuol dire che fermeremo le azioni necessarie a reprimere il traffico di droga” aveva puntualizzato.
Secondo quanto riferito dal governo, se gruppi di criminali si consegnano alla giustizia accettando l’accordo di pace, l’esercito colombiano occuperà immediatamente i territori da loro controllati per evitare che altri gruppi li sostituiscano.
La proposta di legge è stata preceduta da una serie di incontri riservati, come quello del settembre 2022 in cui Danilo Rueda, l’alto commissario per la pace, avrebbe convocato avvocati di gruppi illegali all’hotel Dann Carlton di Medellin. Secondo alcuni avvocati, pare però che diversi narcotrafficanti non accetterebbero di consegnarsi alla giustizia, poiché questa legge, a detta loro, non sarebbe molto diversa da quella in vigore.
La portata rivoluzionaria del progetto di legge è epocale e mette a rischio la più grande base di produzione di cocaina per gli Stati Uniti. Sul narcotraffico in Colombia si regge un’intera economia, a partire dagli agricoltori per cui ora il governo prevede addirittura incentivi per convertire le coltivazioni di coca. Gli Stati Uniti permetteranno davvero che Petro vada fino in fondo?
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