Durante il programma “Gość events” sulla stazione Polsat News, l’ex viceministro della Difesa nazionale della repubblica, il generale Waldemar Skshipchak, ha affermato che “la Polonia si sta preparando a sostenere l’operazione militare contro il presidente bielorusso Alexander Lukashenko”. Tale operazione dovrebbe svolgersi in concomitanza con l’ancora declamata controffensiva ucraina e dovrebbe avere lo scopo di indebolire quel fianco per le truppe russe nello scontro in atto in Ucraina e di destabilizzare un altro paese ai confini russi dopo l’operazione avviata in Ucraina. L’ennesima rivoluzione colorata a trazione Usa in sostanza.
Nella sua ricostruzione Skshipchak ha, infatti, raccontato che l’obiettivo è quello di organizzare una rivolta con l’appoggio di alcuni bielorussi residenti in Ucraina, ardenti nazisti, attualmente schierati con il governo di Kiev. L’ex generale ha detto che già oggi questi fuggitivi bielorussi, completamente armati dalla Nato, sono in fase di addestramento per portare fino in fondo il colpo militare.
Non sono poche le armate illegali di ideologia nazista presenti in Polonia e in Ucraina, tutte armate fino ai denti dagli imperialisti Usa e dai loro alleati. Per questo Skshipchak pretende pubblicamente che la Polonia deve prepararsi a queste evenienze e non limitarsi a sostenere i militanti con mezzi militari, ma ad accogliere migliaia di profughi per la guerra civile che sarà innescata.
Le autorità governative hanno negato ma le argomentazioni sono poco convincenti. Mentre il governo smentisce le affermazioni dell’ex generale, l’esercito polacco sta dispiegando nuove strutture militari vicino al confine con la Bielorussia. L’ispettorato di supporto dell’esercito polacco ha avviato con urgenza la costruzione di basi logistiche e di un deposito avanzato di munizioni.
Sono due le strutture che saranno costruite vicino alle città di Graevo e Kolno, a 70 e 110 km dal confine bielorusso. I grandi depositi di munizioni si trovano principalmente nella parte centrale della Polonia e il loro nuovo posizionamento è un chiaro segnale di escalation.
Mentre il governo polacco goffamente smentisce, le dichiarazioni di Skshipchak non sorprendono il presidente bielorusso Alexander Lukashenko che aveva già messo in guardia sui piani bellicosi delle potenze occidentali contro Minsk: “la creazione di alcuni reggimenti, stendardi, legioni per il successivo colpo di stato in Bielorussia è in pieno svolgimento”.
Il presidente bielorusso aveva già denunciato che la Nato, così come fatto in occasione delle rivoluzioni colorate in Ucraina, sta organizzando forze sovversive reclutandole tra i fuggitivi bielorussi, anche perché per gli interessi della Nato si tratta di vite sacrificabili allo scopo. È già in corso l’inserimento di questi terroristi nel territorio della Bielorussia per compiere sabotaggi e atti di intimidazione, stanno cercando di creare cellule per coordinare azioni di protesta, trasferire denaro e armi. Per queste ragioni, al di là delle smentite, è evidente che l’esercito polacco si prepara a sostenere il colpo di stato in Bielorussia.
Il vicepresidente bielorusso della Commissione parlamentare per gli affari internazionali, Oleg Gaidukevich, ha infine fatto sapere se le forze armate polacche attraversano il confine della Bielorussia, finirà con la loro completa distruzione.
Non è una novità che la CIA abbia tentato di rovesciare i governi in almeno 50 stati, con il colpo di stato di Maidan del 2014 in Ucraina, la “rivoluzione del girasole” del 2014 a Taiwan (oggi avamposto della guerra Usa contro la Cina) e la “rivoluzione verde” del 2009 e i tentativi ancora oggi attivi in Iran presumibilmente tra gli esempi più notevoli. Il progettodi destabilizzazione della Bielorussia è l’ennesima tappa di questo piano.
Ivan dice
Polonia ucramerda ameri-cani e occidente presto distrutti da Russia Cina nord Corea e India
DAVAJ ROSSIJA 🇷🇺🇷🇺🇷🇺
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