Il governo degli Stati Uniti punta a dare un colpo a tutte le aziende agricole del paese per accentrare la produzione nelle mani di pochi colossi e multinazionali. Pretesto usato per mettere in campo questo progetto è l’emergenza climatica. John Kerry l’inviato del clima degli Usa, mentre presentava il nuovo progetto di conversione climatica dell’agricoltura, lo ha affermato in chiusura del vertice “Aim for Climate”. Il motivo proposto è il fatto che l’agricoltura genera il 10% delle emissioni di gas totali.
In un paese sull’orlo del default finanziario l’obiettivo principale è diventato quello di spingere i produttori agricoli a fare investimenti mirati nello sviluppo tecnologico per la tutela del clima, investimenti che solo i grandi colossi possono sostenere e che condanna i più piccoli a sparire. Questo perché il passaggio può richiedere investimenti significativi in nuove tecnologie, infrastrutture e formazione, estremamente costosi a breve termine. Una manovra politica più che altro.
Oltre a questo, la dichiarazione di Kerry non è altro che un’operazione simpatia. Mentre l’inflazione galoppa e si taglia questa o quell’altra fonte inquinante, gli Usa fanno guerre, esercitazioni militari e trivellano l’oceano per tirare su petrolio. Tutte operazioni di cui l’ecologismo padronale si scorda proprio quando va a parlare con agricoltori, contadini e piccoli produttori. Operazione di cui si deve parlare il meno possibile perché mostrerebbero il vero obiettivo di ogni politica ambientali promossa da tali governi: il profitto.
Come spesso accade i politici di tutto il mondo stanno usano il tema del cambiamento climatico come ombrello sotto cui nascondere le proprie responsabilità politiche ed economiche nella gestione della società e del mondo. Kerry con le sue dichiarazioni non ha fatto altro che far leva sulla preoccupazione della popolazione nel cambiamento climatico e rifilargli misure politiche di tagli, soppressione dei piccoli produttori in favore delle lobby.
Quando si deve battere cassa l’ultima moda è chiamare in causa la crisi climatica e l’effetto serra. Questo sta accadendo agli allevatori o agli agricoltori in Olanda e agli agricoltori francesi. Questa la direzione in cui tanno andando anche le politiche della Ue: vedi gli attacchi al comparto agroalimentare o le politiche sugli Ogm. È proprio vero che pur di coprire le proprie speculazioni e ruberie i potenti del mondo sono pronti a usare qualsiasi argomento ed “emergenza”.
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