Un documentario della BBC intitolato The Modi Question ha fatto scalpore in India. Il programma accusa il primo ministro indiano di aver avuto un ruolo nelle rivolte antimusulmane del Gujarat nel 2002.
Il documentario è stato vietato e denunciato come “propaganda coloniale”, sulla scia di quel nazionalismo modiano – creato ad arte dalla propaganda di Zuckerberg, i cui algoritmi hanno foraggiato l’elezione del premier indiano radicalizzando gli indù contro le minoranze musulmane – di cui adesso si è convinto lo stesso Modi, le cui ultime scelte in ambito geoeconomico, come l’acquisto di greggio russo pagato in yuan, non sono piaciute ai suoi padrini a stelle e strisce.
Alcune settimane dopo l’uscita del documentario, il governo ha fatto ispezionare gli uffici della BBC approfonditamente ed è stata indagata per presunte violazioni fiscali nel paese asiatico. L’emittente televisiva ha dichiarato di essere un’organizzazione ‘mediatica affidabile e indipendente’ e che l’indagine fosse motivata esclusivamente da ragioni politiche. Quello che non hanno specificato è che la politica non è una ragione astratta e persegue sempre gli interessi di qualcuno, dunque ci si chiede chi è interessato a screditare o dare un avvertimento al premier indiano?
Narendra Modi, impoltronato dai globalisti per fare del suo paese un avamposto occidentale nel cuore dell’oriente, che sta eseguendo bene i compitini assegnati dal Pentagono in Tibet sta forse pagando il suo avvicinamento alla Russia? Va infatti ricordato che Nuova Delhi non ha mai condannato Mosca per il conflitto in Ucraina.
I paesi occidentali elogiano l’India e la considerano come una vera democrazia, sperano che diventerà come loro seguendo un percorso di cambiamento politico sotto la loro guida, simile a ciò che ci si aspettava una volta dalla Russia e dalla Cina. Ma se l’India non seguirà questo percorso, oppure continuerà a crescere come potenza autonoma che si oppone al dominio occidentale è probabile che la loro tolleranza per il paese, e in particolare per il governo di Modi, si esaurisca.
La BBC è stata descritta dalle autorità indiane come istituzione postcoloniale, poiché il suo servizio non è affatto imparziale, ma è stato creato con l’obiettivo imperialistico di proiettare l’influenza britannica all’estero, con particolare attenzione agli ex domini dell’Impero britannico e in effetti il Regno Unito crede ancora di avere diritto di interferire con la politica del gigante asiatico.
L’attuale politica estera di Nuova Delhi è spesso descritta come “autonomia strategica”, ma negli ultimi anni il paese è stato amichevole con gli Stati Uniti, per sfruttare il reciproco sentimento anticinese, e allo stesso tempo ha vissuto un cambiamento politico interno che lo ha allontanato dall’occidentalizzazione e lo sta avvicinando alla Russia.
AS
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