Giorgia Audiello
Avanti.it
Tra gli edifici, i monumenti, le opere e le rappresentazioni con significati esoterici o simbolici occulti disseminati per il mondo compare anche il celebre Rockefeller Center di New York, fatto costruire a partire dal 1930 dalla famiglia Rockefeller, una delle dinastiee di industriali e banchieri più potenti al mondo. Il complesso è costituito da un gruppo di 19 edifici e si affaccia sulla Fifth Avenue, a pochi passi da Central Park, nel cuore di Manhattan. Se nell’immaginario collettivo il complesso è ricordato soprattutto per la pista di pattinaggio ritratta in molti film, che evoca un’atmosfera romantica e rassicurante, nonché magica nel periodo delle festività natalizie, in realtà, esso è particolarmente interessante dal punto di vista del significato simbolico: al suo interno, infatti, sono presenti diversi monumenti e raffigurazioni che richiamano esplicitamente la “filosofia” luciferina: non si tratta necessariamente di una “religione” che adora il Diavolo, come il satanismo, bensì di una visione rovesciata del bene e del male che identifica nel Dio ebraico e cristiano un’entità malvagia e tirannica che vuole tenere nascosta la conoscenza all’umanità per far sì che sottostia al suo volere. Partendo da questo presupposto, Lucifero – l’angelo caduto che si è ribellato a Dio – non rappresenta il male, bensì l’esatto contrario: una figura benevola che ha cercato di liberare l’uomo portandogli la luce. Non a caso, Lucifero significa proprio portatore di luce. Attraverso la luce, rappresentata dalla ragione scollegata da Dio e dall’intelligenza, l’uomo può elevarsi egli stesso a divinità e a creatore rompendo le catene che lo tengono schiavo. È questa la filosofia che permea importanti correnti di pensiero che caratterizzano l’epoca contemporanea come il transumanesimo e che sta alla base in particolar modo degli ambienti finanziari e della Silicon Valley: la tecnologia, infatti, è uno dei principali strumenti individuati dall’uomo per “emanciparsi” da Dio e dalla natura e ergersi a dominatore dell’universo.
La figura di Lucifero ha il suo corrispettivo ellenico nella figura mitologica greca di Prometeo: non a caso, uno dei monumenti centrali del complesso è la Fontana di Prometeo. Si tratta di un titano noto per la sua grande intelligenza e astuzia che ha cercato di ingannare Zeus portando il fuoco – corrispettivo della luce per Lucifero – agli uomini. Fuor di metafora, il fuoco rappresenta la conoscenza, intesa però come strumento di emancipazione e di ribellione dell’uomo a Dio. Come punizione, Zeus lo fece legare ad una roccia, dove ogni giorno una grande aquila gli mangiava il fegato solo per farlo ricrescere ed essere rimangiato il giorno dopo. Anche Prometeo, come Lucifero, è a volte utilizzato come simbolo di illuminazione. Nello stesso spazio dove è collocata la fontana – nella Sunken Plaza – sono presenti altre due statue: la Gioventù e la Fanciulla. Si tratta dei figli metaforici di Prometeo, ossia di quella parte di umanità che segue il suo esempio, inseguendo la (falsa) conoscenza, meramente pratica, fornita dalla tecnoscienza.
In cima all’ingresso del GE Building c’è un imponente fregio Art Déco che raffigura un uomo barbuto con in mano un enorme compasso e una citazione dal Libro di Isaia. È un riferimento diretto all’incisione “Urizen” del poeta inglese William Blake, presente nel suo The Book of Urizen del 1794. Urizen è il dio del mondo materiale e i suoi tratti sono quasi identici al dio gnostico chiamato “demiurgo”, una divinità creatrice inferiore, che ha costruito un mondo imperfetto che imprigiona l’uomo nel regno materiale. Il Libro di Urizen di Blake riflette i principi fondamentali del Luciferismo in cui bene e male sono invertiti: esso, infatti, è un racconto della creazione alternativo alla Genesi e, allo stesso tempo, una meditazione sul male come seme nelle fondamenta stesse dell’universo. Il professore Daniil Leidermann della Texas A&M University spiega che «La scienza e la religione cessano di essere forze opposte nella comprensione di Blake, diventando invece ostacoli alla vera conoscenza: una vincolando la vista nelle leggi dell’universo materiale, l’altra vincolando il pensiero nelle parole dei libri sacri. In questo senso, l’unico “Buono” possibile per Blake, è la ribellione della vista: crescere per vedere molteplici possibilità attraverso una visione estatica. Per Blake questo probabilmente significava gnosi mistica e artistica». La scritta che si trova sotto il dio demiurgo gnostico è tratta dal Libro di Isaia: «Saggezza e conoscenza saranno la stabilità dei tuoi tempi». Si tratta proprio di quella conoscenza che Lucifero e Prometeo cercano invano di portare all’uomo.
L’intero complesso è disseminato di bassorilievi, murales e sculture che racchiudono il medesimo significato simbolico: l’illuminazione di una parte di umanità – gli eletti – attraverso un tipo di conoscenza che non avvicina a Dio, ma che pretende di rimuoverlo prendendone il posto. È il sogno dei guru della Silicon Valley – che attraverso le scoperte tecno-scientifiche cercano di raggiungere l’immortalità – e dell’intera cupola di potere mondiale che agogna una “governance globale” unificata all’insegna del culto luciferino. Del resto, la volontà di instaurare quello che viene definito un “Nuovo ordine mondiale”, ossia una struttura economica e politica globale integrata è confermata dallo stesso David Rockefeller. I Rockefeller sono una delle famiglie di industriali e di banchieri più potenti del mondo, avendo accumulato un’immensa fortuna attraverso la compagnia petrolifera Standard Oil. La famiglia ha anche guidato negli anni Settanta e Ottanta la Chase Manhattan Bank e guida il fronte del mondialismo e della globalizzazione. David Rockefeller, in particolare, è il fondatore di alcuni dei più potenti think tank internazionali, tra cui il Gruppo Bilderberg e la Commissione trilaterale. Si tratta di organizzazioni private che influenzano profondamente le dinamiche dei governi nazionali e che, proprio per questo, sono considerate una sorta di “governo ombra”. Nel Rockefeller Center è sintetizzato il credo e la loro visione per l’umanità che contempla anche un futuro “governo mondiale”, portatore di quella “Nuova era” anticristiana che compare anche in diversi altri monumenti massonici come le Georgia Guidestones o le opere dell’aeroporto di Denver. Lo stesso David Rockefeller, del resto, nelle sue Memorie, ha affermato esplicitamente che «Per più di un secolo, gli estremisti ideologici alle due estremità dello spettro politico hanno sfruttato incidenti ben pubblicizzati per attaccare la famiglia Rockefeller dall’influenza eccessiva che sostengono esercitiamo sulle istituzioni politiche ed economiche americane. Alcuni credono addirittura che facciamo parte di una cabala segreta che lavora contro i migliori interessi degli Stati Uniti, caratterizzando me e la mia famiglia come “internazionalisti” e cospirando con altri in tutto il mondo per costruire una struttura politica ed economica globale più integrata – un mondo se vorrai. Se questa è l’accusa, mi dichiaro colpevole e ne vado fiero».
Giuseppe moschetta dice
Cara Giorgia Audiello,
La sua tesi è estremamente giusta e calzante con i nostri decadenti tempi; del resto,scrivere di queste cose “scomode”,le fa’ onore,soprattutto su di una testata così importante come l’ Avanti.
È chiaro che il Rockefeller center di New York,è la punta dell’ iceberg di un mondo parallelo a quello distopico e irreale che viviamo nel quotidiano.
Vede,il fatto di scrivere su cotanta testata storica e perstigiosa,dove sono passati personaggi come Barbara Balabanoff e lo stesso Mussolini compagni e probabilmente amanti in un rapporto sfociato in isterismo bipolare e tradimento politico per il secondo, degli ideali marxisti e oserei dire anche social – laburisti e di quella Fabian society che abbracciava mortalmente e inequivocabilmente tutto quel mondo rivoluzionario bolscevico di matrice chiaramente sionista aschenazita come del resto quasi tutti i componenti sia inglesi,tedeschi, ucraini- kazari,nonché russi.
Pensiero fortemente “inquinato” da teorie pseudo umaniste o illuministe,che elevavano,come unico e possibile strumento di emancipazione sociale,la lotta di classe e affermazione effimera di quel Quarto Stato,che, il Peliza da Volpedo,trasforma nel manifesto di riscatto della massa operaia e contadina.
Visione distopica ottocentesca,che trova origine da quel Darwinismo sociale, tanto in voga in quell ‘Inghilterra vittoriana industriale di sfruttamento e di accettazione di una casta plebea relegata a subalternità perenne.
I segnali ci sono tutti,quindi, per poter affermare che” il male” viene da lontano:
Non si può certo dimenticare anche la componente ” cattolica” dei gesuiti,che trovano,nel pensiero socialista prima e comunista dopo,un finto ed eretico pensiero sostituendo al vangelo di Gesù Cristo il concetto di “Fratelli tutti”, che niente hanno a che vedere con gli insegnanti di Gesù; raggiungendo l’apice dell’eresia con colui che è travestito da Papa e che tenta di portare la Chiesa ad una Panreligione tanto cara ai satanisti, massoni e sionisti.
Quest’ultimi i veri nemici di Cristo e dei veri Figli di Dio.
Inutile dire che Dio ha già vinto su queste forze del male che si sono insinuate nella Chiesa come fumo, già dai tempi di Luthero,ma che troveranno la loro sconfitta
Presto,visto che siamo in epoca di Apocalisse.!
Ritorniamo a mettere al centro della nostra vita l’Unico e Vero Salvatore Gesù Cristo Nostro Signore e Maria Santissima Immacolata.
Con l’auspicio di una sua approvazione e convergenza su quanto esposto, mi congedo da lei con augurio, almeno mio, di incontrarla di persona per bere un caffè.
Con stima e gratitudine.
Giuseppe Moschetta