La riforma della giustizia targata Netanyahu sta allarmando buona parte della società israeliana; dopo le numerose proteste di piazza capitanate dall’opposizione, a reagire contro la proposta di riforma del governo ci sono anche i militari. Infatti 37 piloti della riserva dell’aeronautica israeliana hanno comunicato al Ministero della difesa e allo stato maggiore delle forze armate israeliane che non parteciperanno alle esercitazioni previste mercoledì. I piloti hanno fatto sapere di essere molto preoccupati degli ultimi avvenimenti che, secondo loro, mettono a repentaglio la salute della democrazia israeliana. Il ministro della difesa Gallet, intervistato dalla stampa israeliana, non ha nascosto né la preoccupazione causata dal gesto, né il fastidio. “Questa decisione, mette a repentaglio la prontezza dell’aeronautica israeliana di portare a termine operazioni a tutela della nostra sicurezza”. E questo rifiuto di partecipare all’esercitazione “è un vero e proprio ammutinamento che disonora la tradizione militare israeliana”. Dello stesso avviso è anche un ex ministro ed ex comandante dell’aeronautica militare, Benny Gantz perché “con o senza sciopero, devi combattere per Israele. Non esiste Israele, senza le sue forze armate”.
E a proposito delle proteste, Benjamin Netanyahu ha detto che queste “sono pilotate dai nostri avversari che non hanno accettato che il popolo ha scelto noi per governare. Vogliono abbattere il governo per andare nuovamente ad elezioni”.
E ad essere onesti, Netanyahu in parte ha ragione. L’opposizione al suo governo è una opposizione all’acqua di rose che non ha lanciato l’allarme per la democrazia quando si tratta di deportare i palestinesi; nessun allarme viene dall’opposizione quando i coloni israeliani occupano terre non loro o bruciano interi villaggi palestinesi. E i militari israeliani, lungi dall’essere dei paladini della giustizia, sono gli stessi che bombardano la Siria appena colpita da un devastante terremoto o uccidono civili innocenti in Cisgiordania solo perché palestinesi.
Insomma, il premier israeliano sarà pure un criminale, ma l’opposizione vorrebbe buttarlo giù solo per avere il potere per commettere le stesse nefandezze.
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