Avevano promesso mari e monti, vendetta per tutte le vittime della pandemia e dei casi avversi mai trattati della campagna vaccinale, l’istituzione di una commissione parlamentare d’inchiesta ma il governo Meloni non fa altro che portare avanti l’agenda Draghi e rimangiarsi ogni promessa e dichiarazione fatta in campagna elettorale.
“L’Italia continuerà a contribuire in modo costruttivo, insieme agli altri Stati europei, al dibattito in corso sul Regolamento Internazionale sulla Salute e sul nuovo accordo per le pandemie”, queste le parole del ministro della Salute Orazio Schillaci che, insieme al vice ministro Cirielli, ha incontrato il direttore generale dell’Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus a Ginevra in occasione della 76° Assemblea Mondiale della Salute.
Sempre il ministro ha poi dichiarato: “la pandemia ci ha insegnato quanto sia importante costruire un’architettura sanitaria globale efficace per contrastare le sfide future e quanto sia fondamentale il ruolo dei professionisti sanitari che dobbiamo ulteriormente sostenere, obiettivi su cui siamo pronti a lavorare insieme”. Ha poi chiuso il suo intervento anticipando progetti di piena collaborazione con l’OMS sulla nuova campagna vaccinale.
Proprio lo scorso marzo è stato approvato il nuovo Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale (PNPV) 2023-2025 con l’obiettivo di raggiungere la massima capacità di copertura vaccinale della popolazione, mettendo a punto specifiche strategie, tra cui il calendario e l’anagrafe nazionale vaccinale, il rafforzamento della comunicazione in questo ambito, la promozione della “cultura della vaccinazione” a beneficio del personale sanitario e l’istituzione di percorsi formativi in “vaccinologia”.
Il governo Meloni si è quindi schierato dalla parte di chi ha speculato sulla pandemia, passato sopra la morte di centinaia di migliaia di persone, promesso farlocche commissioni di inchiesta parlamentari e proseguito la politica di tagli e privatizzazione della sanità pubblica.
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