Certo, anche in questo caso, come in quello della Florida, ci sarebbe piaciuto che le istituzioni avessero ragionato sulla pericolosità di un certo tipo di farmaci prima di obbligarne la somministrazione a tutta la popolazione. Così Karl Lauterbach, ministro della salute del governo tedesco più asservito al padrone americano della storia recente, ovvero quello di Olaf Scholz, dopo due anni di apartheid sanitaria e la somministrazione dei pericolosissimi farmaci genici sperimentali denominati ‘vaccini Covid’, forse spaventato dall’impennata di morti improvvise registrata nel suo paese, ha finito per ammettere quello che nessuna autorità pubblica finora aveva ammesso: le porcherie fabbricate da Pfizer-BioNTech, Moderna, AstraZeneca, J&J hanno provocato effetti avversi, anche gravi e permanenti, sebbene a detta sua non siano “così comuni”. In un’intervista rilasciata domenica scorsa alla testata tedesca ZDF Heute Lauterbach ha dichiarato che “una persona su 10mila” dei 67,6 milioni di tedeschi vaccinati è stato affetto da “danni da vaccinazione gravi” che definisce “sindrome post-vaccinazione” o “Post-Vac” e la affianca al “Long Covid” tra le patologie legate alla pandemia che lo stato deve impegnarsi a riconoscere più in fretta, fornendo ai cittadini un trattamento adeguato e, nel caso di danni permanenti, un adeguato rimborso. Arriva addirittura a nascondersi dietro al dito quando viene incalzato da Christian Sievers sul perché allora avesse affermato che questi farmaci non avevano alcun effetto collaterale, interpretando a posteriori le sue parole come “un’esagerazione che ho fatto una volta in un tweet incauto. Ma non era fondamentalmente la mia posizione”; arriva addirittura a esser d’accordo con Sievers sul fatto che le multinazionali farmaceutiche coinvolte nella somministrazione di questi farmaci dovrebbero condividere con lo stato i risarcimenti degli effetti avversi: “Sarebbe decisamente una buona idea se le aziende mostrassero la volontà di dare una mano qui, perché i profitti sono stati esorbitanti… esorbitanti. Quindi non sarebbe solo un bel gesto, dovremmo aspettarcelo” e attribuisce l’esenzione di responsabilità per le pharma al governo precedente – e certo lui, poverino, mica poteva metterci mano su una cosa di altri!
Anche in questo caso una serie di dichiarazioni che, seppur tardive, scottano parecchio, soprattutto perché fatte da un ministro della salute. Sarà forse che Lauterbach non ha digerito l’inchiesta del Welt che la settimana scorsa ha gettato fango sulla sua carriera di scienziato, andando a far le pulci al suo curriculum vitae che nel 1996 aveva inviato a varie università, nel quale lo scienziato in erba si era attribuito la paternità di uno studio di cui era stato solo assistente, insieme ad altri due studi dati per completi quando non erano ancora terminati, e in tutti e tre i casi aveva millantato la ricezione di fondi da parte di enti statali e istituti prestigiosi? Certo il ministro, prima strenuo sostenitore dell’obbligo vaccinale, aveva già iniziato ad abiurare ad alcuni aspetti del vangelo nazisanitario, sulla scia di altri studiosi come Lothar Wieler, dimissionario dall’Istituto Robert Koch. Sarà questo che ha spinto gli zelanti cronisti del Welt a interessarsi del suo passato?
MDM
Gabriele Celesti dice
Io mi chiamo Gabriele Celesti e sono stato obbligato è ricattato dalla mia azienda a fare la tersa dose di vaccino Faiser altrimenti non sarei potuto ritornare al lavoro. Il mio dottore me la fatto dicendomi che era obbligatorio. Da allora non sto più bene ho il maso che cola continuamente e dolori da tutte le parti del corpo.
Redazione dice
Carissimo Gabriele, la abbracciamo di cuore. Per conoscere altre storie come la sua, le segnaliamo il documentario Invisibili di P. Cassina https://www.youtube.com/watch?v=k5-NzKNh9nE e se ha bisogno di un sostegno morale e consigli su come muoversi la invitiamo a rivolgersi al comitato Ascoltami https://www.facebook.com/ComitatoAscoltami/
Le siamo vicini, e le auguriamo di star meglio
La Redazione