Tutti gli otto principali sindacati francesi hanno manifestato nella giornata di giovedì contro la riforma delle pensioni voluta da Emmanuel Macron. La partecipazione allo sciopero è stata elevata e pare che stia paralizzando l’intero paese.
Nelle scuole e nei licei il 65% dei professori erano assenti, mentre gli studenti hanno iniziato le occupazioni degli istituti.
I trasporti anche sono stati colpiti con il 46% dei lavoratori delle ferrovie dello stato assenti. Ciò sta creando numerosi disagi, specialmente nell’Ile-de-France, la regione di Parigi, dove solo dodici delle sedici linee di metro sono in funzione, e solo in alcune fasce orarie. Per quanto concerne i treni alta velocità TGV sono state soppresse tre corse su quattro, mentre i treni regionali sono stati soppressi quasi del tutto.
Ma anche tra i lavoratori delle raffinerie si registra una partecipazione elevata, quelle di Total sono ferme tra il 70% e il 100% e diverse navi non possono scaricare il greggio nei porti.
“Più di 7000 MW di corrente elettrica in meno prodotta e senza impatto sui cittadini: è tantissimo e noi non molliamo!” ha dichiarato su Twitter il sindacato CGT, infatti i lavoratori delle centrali elettriche stanno scioperando e hanno fatto diminuire la produzione energetica francese del 12%, energia che la Francia sarà costretta ad importare.
È ancora presto per provocare disagi, poiché lo sciopero è iniziato da un giorno, ma se dovesse continuare l’impatto sarebbe sensibile. Sarebbero stati circa duecento i cortei in tutta la Francia nella giornata di ieri, e il numero di partecipanti avrebbe superato tutte le aspettative con oltre un milione di manifestanti secondo le autorità, e circa due milioni secondo il sindacato CGT. Era da dieci anni che il presidente francese non si inimicava tutti e otto i sindacati principali.
Come abbiamo visto con gli scioperi nel Regno Unito, la spietata lotta dei politici-banchieri contro i lavoratori e i cittadini del ceto medio continua, ma quando è l’intero popolo a ribellarsi la situazione per l’élite diventa ingestibile.
Guido Bulgarelli dice
l’Emanuelle ha a che fare con un popolo più bizzoso del nostro, quantomeno. Poi dispone comunque di tutto l’apparato mediatico e, ancor più importante, di quello repressivo quindi probabilmente porterà a casa il risultato. Ma almeno con quache sudorino freddo, a differenza di conte, drago e melona che vanno sul sicuro