La Deutsche Bank e la JPMorgan Chase hanno chiesto alla corte federale americana l’archiviazione delle denunce depositate nei loro confronti dalle vittime di Jeffrey Epstein. Queste ultime hanno avviato una class action contro le due banche a novembre del 2022, accusandole di supportare le sue attività illecite e sostenendo che il traffico sessuale non sarebbe potuto esistere e proseguire senza la loro complicità.
L’imprenditore Jeffrey Epstein era stato arrestato per traffico sessuale e pedofilia nel 2019, ma settimane dopo era stato trovato morto in carcere, a New York. La sua ex fidanzata Ghislaine Maxwell era stata condannata per simili accuse a dicembre del 2021. Durante il suo processo un banchiere della JPMorgan aveva testimoniato che Epstein le aveva trasferito trentuno milioni di dollari, come pagamento per avergli procurato giovani donne per il suo traffico sessuale. Nella class action le due banche vengono infatti accusate di essere a conoscenza del traffico sessuale e pedofilo dell’imprenditore e di beneficiarne offrendogli supporto con servizi finanziari.
Gli avvocati della Deutsche Bank affermano invece che non siano state fornite prove fattuali che la banca fosse a conoscenza del traffico sessuale, e che piuttosto offrisse semplicemente servizi di routine ad un cliente, e che il danno alle vittime sia esclusivamente colpa della condotta di Epstein e non della banca.
Posizione simile è stata quella degli avvocati della JPMorgan. Le due banche sostengono di aver interrotto i rapporti con Epstein da quando nel 2018 il quotidiano Miami Herald aveva pubblicato prove dei suoi abusi nei confronti di giovani donne e adolescenti.
Tuttavia, i legami con Epstein hanno portato comunque alla fine della carriera sia dell’ex amministratore delegato di Barclay Plc Jes Staley, che in precedenza era a capo proprio della JPMorgan, oltre che di Leon Black cofondatore di Apollo Global Management LLC.
Dunque, colpevoli o meno, le due banche sono state ormai già colpite dallo scandalo che negli ultimi anni non accenna a placarsi ma che piuttosto abbiamo visto allargarsi sempre più coinvolgendo sempre più personaggi pubblici dell’alta finanza o dell’élite, a dimostrazione di quanto sia fortemente radicato il fenomeno in questi ambienti.
AS
Lascia un commento