Miliardi di dollari si stanno accumulando in conti di investitori stranieri in Russia e non possono essere ritirati a causa delle sanzioni. Dividendi azionari, pagamenti di interessi su obbligazioni e tutto ciò che gli investitori occidentali non hanno venduto prima della guerra, è tutto denaro attualmente bloccato. Tali conti sono ciò che resta dei legami della Russia con il mondo della finanza internazionale.
Tra gli investitori colpiti risultano fondi di investimento del calibro di JPMorgan Asset Management, Schroders Plc, BlackRock Inc. e molti altri, come Euroclear che dalle attività in Russia ricava € 821milioni di interessi.
La governatrice della Banca centrale russa, Elvira Nabiullina, ha rifiutato di rivelare quanto denaro si trova nei conti bancari speciali per non residenti, detti “di tipo C”, ma ha affermato che continua a crescere. L’agenzia di stampa russa Interfax aveva riferito a novembre che tali conti contenevano più di 280 miliardi di rubli (3,7 miliardi di dollari), citando fonti normative.
Tuttavia molti fondi potrebbero non essere dichiarati infatti, secondo quanto riportato dai dati della Borsa di Mosca e della Banca di Russia, prima della guerra, gli investimenti esteri in Russia erano pari a circa 150 miliardi di dollari, tra azioni e titoli di stato.
Gli investitori hanno sospeso i loro fondi in Russia, ma alcuni calcolano ancora nel loro bilancio il valore teorico di quanto valgono le loro attività. Il rischio che il governo russo possa sequestrarli da un momento all’altro c’è, ma molti di loro nutrono speranze di recuperare parte del loro denaro. Una possibilità potrebbe essere un trasferimento in più fasi del denaro su conti simili detenuti da investitori non sottoposti a sanzioni. Un’altra possibilità potrebbe essere convertire i conti C in pacchetti di titoli da vendere a investitori non vincolati da sanzioni. Tutte queste opzioni comporteranno sostanziali perdite, ma per molti investitori qualcosa è meglio di niente.
Se è vero che con le sanzioni la Russia sta tagliando sempre più i legami con la finanza internazionale, è certo che alle condizioni attuali non saranno gli investitori russi a subire le maggiori perdite.
Lascia un commento