Bill Gates ha recentemente annunciato la fondazione dei cosiddetti “Global Health Emergency Corps” da parte dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. Tali team di emergenza, promossi dall’ organizzazione mondiale della sanità, dovranno affrontare nuove pandemie allo stesso modo con cui dei “firefighters” (pompieri) affronterebbero il divampare di incendi. Ha affermato di voler creare un gruppo di esperti pronti ad entrare in azione non appena una emergenza sanitaria dovesse verificarsi in qualsiasi punto del pianeta.
Il miliardario, scontento per la gestione della pandemia da Covid 19 da parte delle autorità nazionali, gestione che ha definito un fallimento collettivo, afferma di dare il proprio endorsement a tale organizzazione, che aveva già descritto a grandi linee nel suo libro pubblicato nel 2022 “Come prevenire la prossima pandemia“. Vorrebbe così rendere la pandemia da Covid 19 l’ultima pandemia, investendo però un miliardo in un’organizzazione composta da almeno 3,000 persone e dotata di 1 miliardo di dollari del budget dell’OMS, volta ad affrontare future pandemie, ossia ad intervenire su scala globale non appena la minaccia di un virus appaia in un angolo del pianeta. “Come ben sappiamo” ha rimarcato sul New York Times, “lo scoppiare dei contagi in una città può estendersi rapidamente in un Paese e poi nel mondo intero”. Così, per impedire alla storia di ripetersi, non resterebbe che affidarsi a simili “Emergency Corps”, rete di esperti avente le sue ramificazioni in ogni realtà locale.
Tali “Emergency Corps” dovrebbero dunque essere costituiti dai maggiori esperti scientifici e dai dirigenti della sanità pubblica di ogni nazione. in pratica il progetto dovrebbe coronare i tentativi di una gestione delle future (ed eventuali) pandemie su scala globale e non è difficile intravedere l’obiettivo di destituire gli Stati della propria autonomia di gestione delle emergenze sul proprio territorio nazionale.
Francesca Luchini
Lascia un commento