Il presidente americano Joe Biden è arrivato in visita a Kiev, per la prima volta dall’inizio del conflitto, senza preavviso, a pochi giorni dal primo anniversario dell’entrata delle truppe russe in Ucraina il 24 febbraio 2022.
Il presidente degli Stati Uniti ha dichiarato:
Sono a Kiev oggi per incontrare il presidente Zelensky e riaffermare il nostro impegno incrollabile e instancabile per la democrazia, la sovranità e l’integrità territoriale dell’Ucraina. Quando Putin ha lanciato la sua invasione quasi un anno fa, pensava che l’Ucraina fosse debole e che l’occidente fosse diviso. Pensava di poter sopravvivere a noi. Ma si sbagliava di grosso. Più tardi questa settimana, annunceremo ulteriori sanzioni contro le élite e le aziende che stanno cercando di riempire la macchina da guerra russa.
Zelensky ha affermato che la visita è stata un “segno di sostegno estremamente importante per tutti gli ucraini” e che durante l’incontro si è parlato di “armi a lungo raggio che potrebbero ancora essere fornite al paese”. Infatti, il presidente americano ha anche annunciato un’assistenza ulteriore di 500 milioni di dollari che includerà munizioni di artiglieria, sistemi di missili anti-carro e radar di sorveglianza aerea, e ha dichiarato che Washington sosterrà l’Ucraina finché sarà necessario.
Durante la visita a Kiev hanno suonato le sirene di allarme per possibili raid aerei ma non ci sono state segnalazioni di missili russi o attacchi.
Il tempismo della visita è particolare, avviene pochi giorni prima dell’anniversario di un anno dall’inizio del conflitto e anche prima di un importante discorso che sarà tenuto da Vladimir Putin. Inoltre, l’Ucraina si sta preparando per una grande offensiva dalla Russia che dovrebbe esserci in primavera, tuttavia i paesi della Nato si trovano in difficoltà per aver terminato le scorte di armi.
Dunque, l’obiettivo dell’amministrazione Biden si dimostra essere quello di continuare la guerra per procura con la Russia per perseguire obiettivi di dominio geopolitico a tutti i costi ed evitare di organizzare delle trattative diplomatiche per la pace, il tutto a spese del popolo ucraino.
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