Il ministro della Sicurezza israeliano Itamar Ben-Gvir ha annunciato un piano per introdurre una legislazione che permetta la pena di morte con sedia elettrica contro quelli che Israele classificherà come “terroristi”, cioè i palestinesi che si ribellano all’occupazione illegale di Israele.
“Tutti coloro che uccidono o feriscono civili devono essere mandati alla sedia elettrica”, ha detto Ben-Gvir qualche giorno fa durante un incontro del suo partito di estrema destra.
Secondo il “Times of Israel”, il politico estremista ha annunciato il progetto dopo una riunione sulla sicurezza tenutasi sabato notte dopo che un attacco palestinese è stato effettuato nell’insediamento illegale di Neve Ya’akov, nella periferia occupata a nord-est di Gerusalemme, nel quale sono morti sette coloni e tre sono stati feriti. L’attacco è stato descritto come il più mortale contro cittadini israeliani da decenni, a dimostrazione della sproporzione tra il numero di palestinesi e di israeliani che perdono la vita in questi scontri.
L’attentato arriva un giorno dopo il raid israeliano in Cisgiordania definito come il più mortale degli ultimi anni, che ha ucciso almeno nove palestinesi e ne ha feriti altri venti.
“Spero che passerà con un’ampia maggioranza” ha dichiarato Ben Gvir, aggiungendo che il suo obiettivo è raggiungere molto di più e che continuerà con misure più decise contro il terrorismo.
Il primo ministro Benjamin Netanyahu ha dichiarato che nella riunione sulla sicurezza sono stati decisi una serie di passaggi per “combattere il terrorismo e far pagare un alto prezzo ai terroristi e ai loro sostenitori”. Senza fornire ulteriori dettagli, ha poi aggiunto che verranno rafforzati gli insediamenti in risposta agli attacchi.
A novembre Ben Gvir aveva chiesto l’introduzione della pena capitale per i palestinesi che uccidevano israeliani come condizione per formare il governo. Attualmente la pena di more non è praticata in Israele, dalla sua fondazione nel 1948, c’è stata solo una esecuzione, nel 1962.
Il ministro estremista ha anche proposto un coprifuoco negli insediamenti palestinesi che costituiscono una minaccia verso Israele e di arrestare chiunque possieda armi.
Domenica Ben Gvir ha anche ordinato la demolizione di quattordici case palestinesi a Gerusalemme Est, riconosciuta internazionalmente come territorio palestinese ma occupato illegalmente da Israele.
Forse Ben Gvir dovrà condannare a morte se stesso, infatti egli proviene dagli ambienti del terrorismo sionista. In passato faceva parte del partito estremista sionista Kach, sciolto nel 1994 per terrorismo e aveva addirittura minacciato di morte nel 1995 l’allora primo ministro israeliano Yitzhak Rabin per aver firmato gli Accordi di Oslo con la Palestina, due settimane prima che fosse assassinato da un altro estremista sionista proveniente dagli stessi ambienti.
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