L’Azerbaijan ha deciso domenica di evacuare dall’Iran lo staff della loro ambasciata nel paese, insieme ai membri delle famiglie, secondo quanto riferito dal ministro degli esteri azero, due giorni dopo che un uomo armato di kalashnikov ha sparato a una guardia di sicurezza, uccidendola, e ferito due persone, in un attacco definito da Baku come terroristico.
Le telecamere avevano mostrato l’uomo farsi strada nell’edificio sparando agli impiegati dell’ambasciata. La polizia di Teheran ha riferito di aver arrestato un sospettato. L’aggressore, che è stato anche mostrato sulla TV di stato iraniana, si è giustificato dicendo che stesse cercando di recuperare sua moglie che credeva essere rinchiusa nell’ambasciata. Tuttavia, una giovane donna identificata come la figlia dell’aggressore, ha dichiarato che sua madre si trovasse in Azerbaijan.
Il presidente iraniano Ebrahim Raisi auspica un’ampia investigazione dell’incidente e ha mandato le sue condoglianze all’Azerbaijan e alla famiglia dell’uomo deceduto.
Dopo l’attacco, il ministro degli esteri azero ha convocato l’ambasciatore iraniano a Baku per chiedere giustizia per quanto avvenuto e ha dichiarato che avrebbe evacuato tutto lo staff da Teheran, ma non sono state rilasciate ulteriori informazioni, nemmeno se l’ambasciata continuerà a funzionare. Il ministro aveva anche dichiarato che le colpe dell’attacco sono da attribuire a Teheran, e che di recente i media iraniani avrebbero condotto una campagna anti-Azerbaijan che avrebbe incoraggiato l’attacco.
Le autorità iraniane invece, pur condannando l’episodio di venerdì, ritengono che l’assassino avesse un movente personale, non politico.
L’incidente avviene però proprio durante un deterioramento dei rapporti e un incremento delle tensioni tra i due paesi, legate al trattamento della vasta minoranza azera in Iran, ma soprattutto alla decisione di Baku di aprire per la prima volta nella storia un’ambasciata in Israele. Infatti, in Iran vivono milioni di azeri, e le autorità accusano Baku da anni di fomentare sentimenti separatisti nei suoi territori. In effetti, l’Azerbaijan iraniano è una delle regioni che ha visto scoppiare la maggior parte delle recenti rivolte contro la repubblica islamica, secondo solo al Kurdistan.
Le relazioni tra i due paesi non sono mai state ottime, con l’ex repubblica sovietica molto legata ad uno storico rivale dell’Iran, la Turchia.
Inoltre Teheran teme che i territori delle minoranze azere possano essere usati per attaccare e destabilizzare l’Iran, specialmente ora che Baku sta stringendo rapporti con Israele, che di recente è anche diventato il suo primo fornitore di armi.
AS
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