Era il 24 Febbraio 2022 quando le truppe dell’esercito russo varcarono il confine con l’Ucraina dando inizio alla “Operazione Speciale”. Proprio in quel giorno, dopo la sorpresa iniziale, il presidente ucraino Zelesnky emise un decreto a tutti i funzionari statali con il quale ordinava la distruzione di ogni documento riguardante i rapporti fra il governo ucraino e “Metabiota”, la società di ricerche scientifiche – specializzata in guerra batteriologica – di proprietà di Hunter Biden, figlio di Joe Biden e famoso per le sue scorribande sessuali (con inclinazioni pedofile) proprio in Ucraina sin dai tempi di Euromaidan.
Tale documento fu scoperto dai russi intorno a Giugno 2022 quando, avanzando, scoprirono i primi laboratori di armi batteriologiche nella regione di Zhytomyr. Infatti, il decreto fu inviato anche ai tre maggiori centri di ricerca ucraini: l’Istituto ucraino per la ricerca contro la peste; l’Istituto Mechnikov per la Salute in Ucraina; e, appunto, il laboratorio regionale di ricerca di Zhytomyr di proprietà del Ministero della salute ucraino.
Oggi è arrivata la conferma da parte di alcuni studiosi americani che, su richiesta di alcuni blog di controinformazione, hanno confermato, da una parte, l’autenticità della documentazione; dall’altra parte hanno confermato i saldi rapporti fra i tre sopracitati istituti di ricerca e la società che fa capo ad Hunter Biden, Metabiota.
Queste nuove conferme fanno il paio con le immagini che le tv di tutto il mondo trasmisero direttamente da Kiev quando dai palazzi del Ministero della Difesa e degli Esteri ucraini si innalzarono colonne di fumo che tutti, commentatori tv compresi, collegarono ad una frenetica azione di distruzione di documenti. In quel momento tutti pensammo ad una fuga degli apparati ucraini verso ovest per sfuggire a quella che parve essere l’imminente conquista della capitale. A questo punto possiamo affermare che i funzionari di Zelensky stavano bruciando i documenti relativi alle ricerche di guerra batteriologica condotte insieme ad Hunter Biden.
Chissà cosa salterà fuori se, come è probabile, l’Ucraina capitolerà e i russi arriveranno a mettere le mani su altri preziosi documenti? Di sicuro a Washington nessuno dorme più sonni tranquilli.
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