Emanuele Quarta
Avanti.it
Dopo l’abbattimento avvenuto la scorsa settimana del pallone aerostatico cinese, continua quella che possiamo definire una vera e propria saga tragicomica fra gli USA e la Cina. Ieri la giornata è stata segnata da un nuovo allarme, lanciato questa volta dal NORAD (il sistema di difesa aerea nordamericano). Nella tarda mattinata statunitense, due “oggetti volanti non identificati” sono entrati nello spazio aereo americano e canadese, mandando letteralmente nel panico gli alti vertici delle forze armate. Il primo avvistamento è avvenuto nei cieli dell’Alaska e quando gli F-22 dell’aeronautica degli USA si sono alzati in volo, si è capito trattarsi di un pallone aerostatico cinese – secondo le dichiarazioni ufficiali da parte americana – che subito dopo il primo contatto è stato abbattuto.
Sembrava finita, ma un paio di ore dopo un nuovo allarme è stato lanciato sempre dai radar del NORAD per un nuovo “UFO” (inteso come oggetto volante non identificato, quindi senza alcuna accezione extraterrestre, almeno inzialmente) che sorvolava i cieli del Montana dirigendosi verso il Canada. A questo punto ad alzarsi in volo sono stati gli F-22 di entrambi gli stati che hanno ricevuto l’ordine – poi eseguito dai velivoli statunitensi – di abbattere anche questo secondo oggetto che, una volta colpito, è precipitato nei pressi del Lago Huron, nella zona dei Grandi Laghi, ai confini tra USA e Canada. Questo secondo oggetto ha destato maggior preoccupazione e sarà oggetto di maggiori analisi da parte dello Stato maggiore della difesa americano per due ragioni: in primis non si trattava di un pallone ma di un oggetto “esagonale”; in secundis, i piloti avrebbero raccontato di interferenze provenire dall’oggetto.
Sulla forma e la natura dell’oggetto abbattuto sul Lago Huron, si è espresso direttamente il Comandante del NORAD, il Generale Glen Van Herck il quale, durante la conferenza stampa ha dichiarato di non poter dare alcun dettaglio preciso sull’oggetto abbattuto sperando che “l’intelligence e il controspionaggio possano scoprirlo”. Alla domanda di un giornalista presente alla conferenza sulla possibilità che si tratti di un oggetto alieno ha risposto che “al momento non possiamo confermare ed escludere nulla”. Ha aggiunto che il secondo oggetto ha, addirittura, messo seriamente a repentaglio la sicurezza degli Stati Uniti.
Dichiarazioni che fanno da eco – almeno per la comunità di “ufologia” che a nostro parere non hanno a che vedere con questa vicenda – alle indiscrezioni riprese da “Insider Paper” rilasciate da alcuni piloti che hanno lamentato delle interferenze provenire dall’oggetto sconosciuto, interferenze che hanno reso malfunzionanti i sistemi di puntamento radar degli stessi caccia intercettori americani.
La vicenda è stata ripresa dai media americani i quali non si sono fatti sfuggire la possibilità di attaccare ancora una volta la Cina, ancora prima di avere un minimo di prova che possa collegare i due oggetti al Governo cinese. Da Pechino fanno sapere che le forze armate cinesi hanno individuato 22 palloni aerostatici americani entrati nei cieli cinesi senza alcuna autorizzazione. Questi palloni, secondo il governo comunista, sono dei veri e propri strumenti di spionaggio ed intercettazione delle telecomunicazioni che Washington utilizza contro la Cina. Insomma, da Pechino arriva un messaggio chiaro agli americani: non fate le vergini innocenti, stiamo giocando al vostro stesso gioco.
Purtroppo però sembra tanto che dalle parti del Pentagono abbiano deciso di alzare l’asticella e quindi ricorrere all’escalation, o almeno a minacciarla. Sicuramente questi tre-quattro palloni aerostatici entrati nei cieli americani non saranno stati i primi e, supponiamo, non saranno gli ultimi; centinaia di palloni aerostatici sorvolano i nostri cieli pure in questo momento con le più disparate funzioni. Ed è pure poco credibile che un pallone aerostatico possano mettere in pericolo la sicurezza nazionale di una delle più grandi potenze militari presenti su questo pianeta; e che sia poco credibile lo dimostra pure la storiella degli alieni, delle interferenze, messa su in fretta e in furia dal NORAD. È una bufala creata ad arte per tenere alta la tensione dell’opinione pubblica su un nuovo nemico – per adesso gli alieni – in attesa di dimostrare che quei palloni aerostatici fossero cinesi e contenessero una testata nucleare tutta la East-Cost, tanto sono consapevoli di governare un popolo di ignoranti che ha già creduto alla storiella dei 3 arabi, incapaci di guidare pure un auto, che riuscirono a far schiantare tre aerei di linea contro le Torri Gemelle ed il Pentagono.
L’obiettivo è quello di trascinare la Cina in guerra, anzi portare la guerra in Cina, il vero grande nemico strategico, almeno per l’ala più oltranzista dei Neo-Con presenti sia fra i repubblicani che fra i democratici. La Cina però, a sua volta, sembra continuare a prestare il fianco alla farsa. Ormai da un decennio gli USA non fanno altro che attaccarla mediaticamente e pure strategicamente, con il posizionamento ad esempio delle portaerei al largo delle coste. Tuttavia a Pechino, salvo i soliti proclami dal linguaggio diplomatico irto di significati nascosti, continuano a intrattenere rapporti con la finanza statunitense, ma anche grossi contratti commerciali e, per finire, continuano a finanziare buona parte del debito pubblico americano. E francamente non si capisce per quale motivo Xi Jinping &co. non hanno mai pensato di minacciare gli USA di conseguenze terribili per le loro azioni. Nulla. Anzi, subiscono e poi incassano miliardi su miliardi di dollari. A guardare tutto dall’esterno, Cina e USA sembrano due nemici che, a parte lanciarsi frecciatine e ogni tanto qualche minaccia, finiscono sempre con lo stare dalla stessa parte. Che vuol dire in disparte, dietro le quinte mentre a scannarsi sono i loro alleati, Russia ed Europa, che si indeboliscono sempre di più lasciando il mondo nelle avidissime mani dei due giganti.
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