In un’inchiesta, pubblicata il 21 dicembre, l’Associated Press (AP) ha rivelato come i governi di tutto il mondo stiano sfruttando le tecnologie, create per combattere l’epidemia di Covid-19, per monitorare le loro popolazioni. “Proprio come l’equilibrio tra privacy e sicurezza nazionale è cambiato dopo gli attacchi terroristici dell’11 settembre, il Covid-19 ha dato alle autorità il pretesto per integrare strumenti di sorveglianza della società che sono durati anche dopo i lockdown”, riassume l’AP. Molti sono i paesi, a qualsiasi latitudine, oggetto dell’inchiesta. In Cina “ci sono prove di come questo sistema di codici QR sia stato utilizzato per soffocare il dissenso” e le proteste scoppiate nel 2022 nelle principali città di tutto il paese contro la politica “zero covid”. A Gerusalemme, l’agenzia di sicurezza interna, lo Shin Bet, utilizza la tecnologia di sorveglianza di massa, acquisita per rilevare casi di coronavirus, contro arabi e cittadini israeliani sospettati dalle autorità di partecipare a proteste e “per altri scopi totalmente estranei al Covid-19”. In India le autorità locali sono sospettate di aver effettuato una gigantesca raccolta di dati dalla popolazione durante l’epidemia al fine di dotarsi di un “sistema di sorveglianza a 360°, che incrocerà diversi dati su alloggi, assistenza sociale, salute e altri tipi di dati sensibili”. L’elenco potrebbe continuare citando i casi di Australia, Stati Uniti, Francia ed altri governi, che hanno usato in modo “improprio” le tecnologie anti-Covid.
Non so a voi, ma a noi fa un pò paura.
AD
Guido Bulgarelli dice
ohibò, era uno dei veri scopi di tutta la baracconata, c’è poco da stupirsi