Avvicendamenti in corso nei comandi distrettuali militari russi. La TASS – l’agenzia di stampa statale russa – ha riferito che il Ministero della Difesa russo ha predisposto nuove nomine per i quattro principali distretti militari.
Andrey Mordvichev è adesso il nuovo capo del Distretto militare centrale; Yevgeny Nikiforov è invece capo del Distretto militare occidentale. Rustam Muradov e Sergey Kuzovlev saranno, rispettivamente, i capi del distretto militare orientale e del distretto meridionale.
Continua intanto la scia di morte, di suicidi, che colpisce alti ufficiali, funzionari un tempo legati a Putin e anche imprenditori mostratisi in qualche modo contrari all’intervento in Ucraina, almeno stando a quanto riferito dai media occidentali dei quali non c’è mai da fidarsi molto.
Dopo la morte lo scorso settembre dei due imprenditori Ivan Pachurin e Ravil Maganov, uno finito in acqua mentre navigava con la sua barca presso l’isola Ruski e l’altro volato dalla finestra di un ospedale di Mosca, a dicembre fu trovato morto in India un altro magnate russo, Pavel Antov, caduto dalla finestra dell’hotel presso il quale soggiornava. Per i media nostrani si tratta di morti sospette di personaggi considerati dissidenti ma del cui dissenso non si trovano tracce.
La scorsa settimana, invece, si è tolto la vita con un colpo di pistola alle tempie Vladimir Makarov, ex Ministro degli Interni e vice-capo del dipartimento anti-terrorismo. Secondo le persone a lui vicine, Makarov si sarebbe suicidato perché era stato sollevato dal suo incarico dallo stesso Putin e quindi sarebbe caduto in uno stato di profonda depressione; da qui quindi sarebbe scaturito l’insano gesto. Ma negli ultimi due giorni altri due importanti esponenti del governo russo sarebbero morte in circostanze strane. La prima è Marina Yankina, capo del dipartimento finanziario dell’esercito russo, caduta dal sedicesimo piano di un palazzo di San Pietroburgo. Secondo la testata filo-occidentale Meduza la morte sarebbe da ascrivere agli insuccessi dell’operazione militare in Ucraina e addebitati alla Yankina. Oltre a Marina Yankina, è da segnalare la morte di Apti Alaudinov, collaboratore e vice di Ramzan Kadyrov. A dare notizia della sua morte è lo stesso Kadyrov sul suo canale Telegram. Secondo il Presidente ceceno, Alaudinov sarebbe stato avvelenato da una sostanza tossica contenuta in una lettera che gli era stata recapitata. Dopo alcuni giorni di cure ospedaliere, Alaudinov non ce l’ha fatta ed è morto.
Che queste morti siano volute da Putin o dai suoi nemici per indebolire la Russia, al momento non è dato saperlo. Ma che ci sia qualcosa di strano è evidente pure ai sassi.
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