La capogruppo di Forza Italia al Senato, Licia Ronzulli ha dichiarato, riprendendo la storica battaglia del presidente Berlusconi, l’innalzamento delle pensioni minime a mille euro entro la fine della legislatura.
A frenare la capogruppo forzista è, tra gli altri, il sottosegretario leghista al Lavoro, Claudio Durigon, che ha dichiarato: “per ora non si può”.
Ora non si può perché c’è il Covid, c’è la guerra in Ucraina, c’è il problema migranti, ci sono i cambiamenti climatici, la minaccia nucleare, l’invasione delle cavalette…
La verità, a nostro modesto parere, è che, anche questa volta, la promessa elettorale del Cavaliere non sarà mantenuta, perché verrà sistematicamente scavalcata dalle emergenze “prioritarie”, vere o presunte, che si succederanno nel corso della legislatura.
Non c’è nessuna volontà politica da parte di tutte le forze parlamentari, comprese quelle di “opposizione, di affrontare seriamente la questione delle pensioni minime.
Comunque tranquilli: anche alle prossime elezioni politiche lo slogan delle pensioni minime a mille euro farà capolino nei programmi dei partiti e forse, considerando l’inflazione, ci si potrebbe anche arrischiare a prometterne mille e cinquecento.
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