HOP, l’associazione francese contro l’obsolescenza programmata, che già nel 2020 fece condannare il colosso di Cupertino ad una multa da 25 milioni di euro, ha presentato una nuova denuncia contro Apple, accusandola di limitare la possibilità di riparazione dei suoi prodotti da parte di operatori non riconosciuti.
Quella dell’obsolescenza programmata è una pratica che riguarda tutto il sistema di produzione globale e consiste nella limitazione della durata di un prodotto al fine di alimentare l’iperconsumismo, che è uno dei pilastri del potere capitalistico. Tutti i timidi tentativi messi in campo dai governi e dalle associazioni dei consumatori per limitare questa pratica scorretta, sono, fino ad ora, risultati vani.
Anche se, come successo nel 2020, l’azione legale della HOP, dovesse portare ad una condanna, si capisce benissimo quanto una multa di poche decine di milioni di euro possa incidere sulle scelte industriali di un’azienda che nel 2021 ha fatturato oltre 365 miliardi di dollari.
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