Toka è una Start Up, co-fondata dall’ex premier israeliano Ehud Barak insieme all’ex capo delle forze di difesa israeliane Yaron Rosen, che vende tecnologie che consentono ai clienti di localizzare telecamere di sicurezza o anche webcam all’interno di un determinato perimetro, di penetrarvi, di guardare e persino di alterare video in diretta ed anche registrazioni passate, secondo i documenti interni ottenuti da Haaretz e rivisti da un esperto tecnico. Le sue attività sono regolamentate dal Ministero della Difesa israeliano. I documenti tecnici esaminati da un hacker dimostrano che la tecnologia di Toka è in grado di alterare sia i flussi video in diretta che quelli registrati, il tutto senza lasciare alcuna traccia forense o segni rivelatori di un’operazione di hacking (a differenza dello spyware Pegasus di NSO o di Predator di Intellexa, sempre di produzione israeliana, che lasciano un’impronta digitale sui dispositivi presi di mira). “Si tratta di capacità che prima erano inimmaginabili”, afferma l’avvocato per i diritti umani Alon Sapir. “Si tratta di una tecnologia distopica dal punto di vista dei diritti umani. La sua sola esistenza solleva seri interrogativi”. Toka ha assicurato che questa tecnologia sarà disponibile alle forze armate, alle organizzazioni per la sicurezza nazionale, all’intelligence e alle forze dell’ordine «degli Stati Uniti e dei suoi più stretti alleati».
Ora che la sappiamo nelle “sapienti” mani degli Stati Uniti e dei suoi più stretti alleati, siamo più tranquilli.
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